Grazie alla casa editrice D’Ettoris e curata da Maurizio Brunetti, giunge anche in Italia un’opera mirabile dell’Arciduca Edoardo d’Asburgo-Lorena apparsa lo scorso anno negli Stati Uniti col titolo The Habsburg way: Seven Rules for Turbulent Times (Sophia Institute Press, New Hampshire 2023).
L’autore appartiene al ramo magiaro della vasta famiglia imperiale ed è ambasciatore dell’Ungheria presso la Santa Sede. In questo prezioso saggio, pur senza pretese accademiche, riesce a descrivere attraverso sette regole storicamente vissute ed incarnate dai suoi rappresentanti non solo la storia ma anche l’oggettiva missione che la più famosa delle dinastie d’Occidente ha svolto, dal suo affermarsi nel centro dell’Europa a partire dal XIII secolo fino al ventesimo ed oltre.
L’enorme pregio dell’opera sta nella sua apparente semplicità e nella sua accessibilità anche per quanti non possono vantare neppure una modesta conoscenza della storia europea, come sempre più spesso può accadere oggi, in Europa e al di là dell’Atlantico, dove è stata pubblicata la prima edizione. Le sette regole descrivono attraverso i secoli e i molti personaggi – alcuni a tutti noti, altri assai meno –, tra le luci e le ombre di tutte le vicende umane, le fondamenta familiari della dinastia asburgica: Sposarsi (e avere molti figli), Essere cattolici (e praticare la propria fede), Credere nell’Impero (e nel principio di sussidiarietà), Tutelare il diritto e la giustizia (e amare i propri sudditi), Essere consapevoli di ciò che si è (e vivere comportandosi di conseguenza), Essere coraggiosi in battaglia (o avere bravi generali), Ben morire.
Ma sarebbe assolutamente vana la ricerca di qualunque accento retorico e apologetico perché l’autore, evitando ogni “leggenda rosa”, non tace le contraddizioni di questi principi talvolta verificatesi nella storia della dinastia, e non solo quelle presenti nelle vite personali, ma anche quelle realizzate in campo politico. Le incoerenze prodotte dalla debolezza umana, ma soprattutto quelle determinate dall’influsso culturale delle mode e delle ideologie che hanno accompagnato il lento declino della civiltà cristiana occidentale, non fanno però che rendere più evidente la costanza delle sette regole. Queste ultime fanno anche meglio comprendere l’accanimento col quale la modernità si è costantemente scagliata contro il Sacro Romano Impero e la dinastia che l’ha retto per secoli, anche dopo la sua fine formale nel 1806 e soprattutto nella fase terminale di ciò che lo seguì, l’Impero d’Austria prima e, dal 1867 al 1918, l’Impero Austro-Ungarico. Un accanimento che ha preso di mira anzitutto la seconda delle sette regole e l’oggettivo influsso che essa ha potuto produrre sulla storia del continente.
Con uno stile discorsivo ed ameno, non scevro da misurata ironia nel commentare le vicende politiche e dinastiche, l’Arciduca Edoardo è riuscito a rendere un servizio prezioso soprattutto alla famiglia naturale fondata sul matrimonio ed alla sua insostituibile funzione di fondamento della convivenza umana. Concludendo l’esposizione della Regola n°5 «Essere consapevoli di ciò che si è (e vivere comportandosi di conseguenza)», quasi riassumendo l’esperienza della propria grande famiglia per proporla quale esempio, l’autore formula la migliore dedica ai propri lettori con queste parole (p.108):
«E voi che leggete, infine, sapete chi siete? Conoscete i valori che vi hanno plasmato? Vivete di conseguenza? Spero di sì. Sapere chi siete vi accorda la sovranità su voi stessi. Vi darà la sicurezza di non lasciarvi influenzare da mode effimere, ma di seguire la verità, su voi stessi e su Dio. L’alternativa è la vuota mancanza di scopo che tormenta molti e caratterizza gran parte della vita moderna».
Consigliato ad un pubblico vastissimo, non necessariamente interessato ad argomenti storici e dinastici
Categoria: Saggio
Autore: Edoardo d’Asburgo Lorena
Pagine: 152 pp
Prezzo: € 16,90
Anno: 2024
Editore: D’Ettoris Editore
EAN: 9788893281430