« Ma se l’opera di qualcuno finirà bruciata, quello sarà punito; tuttavia egli si salverà, però quasi passando attraverso il fuoco. Non sapete che siete tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi? Se uno distrugge il tempio di Dio, Dio distruggerà lui. Perché santo è il tempio di Dio, che siete voi. Nessuno si illuda. Se qualcuno tra voi si crede un sapiente in questo mondo, si faccia stolto per diventare sapiente, perché la sapienza di questo mondo è stoltezza davanti a Dio. Sta scritto infatti: Egli fa cadere i sapienti per mezzo della loro astuzia. E ancora: Il Signore sa che i progetti dei sapienti sono vani. Quindi nessuno ponga il suo vanto negli uomini, perché tutto è vostro: Paolo, Apollo, Cefa, il mondo, la vita, la morte, il presente, il futuro: tutto è vostro! Ma voi siete di Cristo e Cristo è di Dio » (1Cor 3,16-23).
La Chiesa è descritta spesso come un edificio: Mt 16,18; Ap 21,14; Ef 2,20-22; 1Tm 3,15. Questo edificio è fatto di pietre, ma è costruito con pietre viventi, cioè con persone, delle quali evidentemente la più importante è Gesù: Lui è la pietra angolare, il fondamento.
Gesù è il fondamento principale, ma a livello basilare sono posti anche gli Apostoli: « sopra il fondamento degli apostoli e dei profeti, avendo come pietra d’angolo lo stesso Cristo Gesù » (Ef 2,20) e il primo di loro, Pietro: « E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa » (Mt 16,18).
La Gerusalemme celeste infatti è posta su dodici basamenti, che sono gli Apostoli: « Le mura della città poggiano su dodici basamenti, sopra i quali sono i dodici nomi dei dodici apostoli dell’Agnello » (Ap 21,14). Le chiese (edifici) costruite dai cristiani nei secoli hanno sempre tratto da questa immagine ispirazione per il loro simbolismo: la pianta molto spesso è a forma di croce, un chiaro riferimento alla croce di Cristo da cui la Chiesa scaturisce come dalla sua fonte.
A volte riproduce la figura perfetta del cerchio, simbolo del Paradiso, come la basilica di santo Stefano Rotondo a Roma sul colle Celio. Sempre però un elemento strutturale fondamentale è l’unità dell’insieme: un corpo senza una qualche unità tra le sue parti è un corpo morto.
L’amore all’unità non è dunque un fatto solo estetico o marginale, ma è qualcosa di fondamentale. Ogni divisione è un attentato alla vita profonda della Chiesa e il senso vero dell’«ecumenismo» è questo e solo questo.
Il Santo del giorno: San Policarpo, vescovo e martire