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Il pensiero del giorno

9 Febbraio 2021 - Autore: Don Piero Cantoni

« Dio disse: “Le acque brulichino di esseri viventi e uccelli volino sopra la terra, davanti al firmamento del cielo”. Dio creò i grandi mostri marini e tutti gli esseri viventi che guizzano e brulicano nelle acque, secondo la loro specie, e tutti gli uccelli alati, secondo la loro specie. Dio vide che era cosa buona. Dio li benedisse: “Siate fecondi e moltiplicatevi e riempite le acque dei mari; gli uccelli si moltiplichino sulla terra”. E fu sera e fu mattina: quinto giorno. Dio disse: “La terra produca esseri viventi secondo la loro specie: bestiame, rettili e animali selvatici, secondo la loro specie”. E così avvenne. Dio fece gli animali selvatici, secondo la loro specie, il bestiame, secondo la propria specie, e tutti i rettili del suolo, secondo la loro specie. Dio vide che era cosa buona. Dio disse: “Facciamo l’uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza: dòmini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutti gli animali selvatici e su tutti i rettili che strisciano sulla terra”. E Dio creò l’uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò: maschio e femmina li creò. Dio li benedisse e Dio disse loro: “Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra e soggiogatela, dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente che striscia sulla terra”. Dio disse: “Ecco, io vi do ogni erba che produce seme e che è su tutta la terra, e ogni albero fruttifero che produce seme: saranno il vostro cibo. A tutti gli animali selvatici, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli esseri che strisciano sulla terra e nei quali è alito di vita, io do in cibo ogni erba verde”. E così avvenne. Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona. E fu sera e fu mattina: sesto giorno. Così furono portati a compimento il cielo e la terra e tutte le loro schiere. Dio, nel settimo giorno, portò a compimento il lavoro che aveva fatto e cessò nel settimo giorno da ogni suo lavoro che aveva fatto. Dio benedisse il settimo giorno e lo consacrò, perché in esso aveva cessato da ogni lavoro che egli aveva fatto creando. Queste sono le origini del cielo e della terra, quando vennero creati » (Gn 1,20-2,4a).


 Dio creò l’uomo a sua immagine. Facciamo bene attenzione: non dice “uomo e donna”, ma “maschio e femmina”, con un chiarissimo significato sessuale: maschio ‘זָכַר’, cioè portatore di ‘seme, sperma’ e femmina ‘נְקֵבָה’, letteralmente ‘forata’. L’essere due, chiamati a diventare uno con un atto di amore è dunque il segno sensibile, nella ‘carne’, della natura profonda di Dio trinità.

Gli amanti umani sono attirati l’uno dall’altro e tendono a fondersi. Tendono ad una fusione, non a una confusione: l’amore infatti è bello nella misura in cui ciascuno conserva ed esprime la sua diversità. L’amore sessuale dà origine ad una unione ‘verso una sola carne’ [לְבָשָׂר אֶחָד], che di suo tende all’unità di una nuova persona. Un papà e una mamma, guardando il loro figlio, possono contemplare l’unità del loro amore che si è fatta concreta e definitiva. L’altra ragione è che il sesso è l’origine della vita. È da lì che viene l’uomo. Oggi assistiamo alla perversione di voler ‘fabbricare’ l’uomo al di fuori di questo atto. Non è una perversione qualsiasi…

Essa si svela come un atto di orgoglio supremo: il desiderio di impadronirsi delle sorgenti della vita e di dominare e strumentalizzare il mistero dell’amore. Goethe, nel suo immortale poema “Faust” aveva già descritto questo sogno perverso. Nella seconda parte del poema, all’atto secondo, Faust si trova nel suo laboratorio circondato da alambicchi. Entra Mefistofele (il Diavolo) e lo interroga “che cosa stai facendo?”. Faust dice “sto facendo l’uomo”, ci sono quasi riuscito… E Mefistofele di rimando con sottile ironia: «  Ein Mensch? Und welch verliebtes Paar habt ihr ins Rauchloch eingeschlossen? – Un uomo? E quale coppia di amanti hai nascosto nel camino? ».

L’orgoglio è una passione fortissima, è la passione che sta alla radice di tutte le passioni, così forte da frantumare, o tentare di frantumare…, ogni evidenza. Anche quella che per fare un uomo ci vuole una coppia di amanti, un maschio e una femmina. Possiamo ridere di questa violenza contro l’evidenza, ma se sappiamo vedere l’orgoglio satanico che ci sta dietro, allora comprendiamo che non c’è tanto da ridere, ma soprattutto da pregare…

Sant’Apollonia Vergine e martire

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