In quel tempo, chiamati a sé i suoi dodici discepoli, Gesù diede loro potere sugli spiriti impuri per scacciarli e guarire ogni malattia e ogni infermità. I nomi dei dodici apostoli sono: primo, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello; Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello; Filippo e Bartolomeo; Tommaso e Matteo il pubblicano; Giacomo, figlio di Alfeo, e Taddeo; Simone il Cananeo e Giuda l’Iscariota, colui che poi lo tradì. Questi sono i Dodici che Gesù inviò, ordinando loro: «Non andate fra i pagani e non entrate nelle città dei Samaritani; rivolgetevi piuttosto alle pecore perdute della casa d’Israele. Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino» (Mt 10,1 – 7).
Un governante coscienzioso si preoccupa sempre di formare persone che possano portare avanti un’impresa, di qualsivoglia natura. Impossibile, però, che possa conferire un potere eterno. La Chiesa, invece, è un Regno che non sarà mai distrutto.
Il prestigioso scienziato Louis Pasteur (1822-95), nelle sue vacanze estive, soggiornava in un villaggio ai piedi delle montagne francesi. Alla sera, giocando a scacchi con il parroco, i due toccavano diversi temi, tra i quali l’origine della Chiesa. Trovandosi una sera da solo, in quanto il parroco dedicava il sabato pomeriggio alla preparazione della predica domenicale, gli fu rivolta questa domanda: «Come spiegherebbe lei l’origine divina della Chiesa?». Lo scienziato rimase in silenzio per qualche tempo. Poi disse: «Direi alla gente: prendete dodici giovani del vostro villaggio, insegnate loro per due anni tutto quanto sapete. Dopo mandateli uno a New York, un altro in Inghilterra, un altro in Germania, uno in Sud Africa. Dopo duemila anni andate a vedere cosa si sa di loro».
Umanamente parlando, i dodici Apostoli non erano certo messi in condizioni migliori, però i loro nomi non si possono dimenticare, perché, per chi ha un minimo di fedeltà storica, quei dodici innescarono un moto di verità e libertà, strutturato in un sodalizio umano-divino, cioè la Chiesa cattolica, che tutt’ora permane freschissimo e genuino. Sono diventati le colonne della Chiesa, perché il potere di Cristo era con loro, secondo la Sua promessa: «Ecco io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo» (Mt 28,20). Attribuire i meriti a Dio accresce la Sua grazia in noi. Confessare dicendo che è Dio che agisce dentro di noi, ci fa essere anime di Dio. Questo furono gli Apostoli. Gli umili servi del Signore sperimentano che servire Dio è regnare, secondo quanto afferma il Vangelo. Sulla sorte dei dodici Apostoli, dispersi nel mondo, si sa ben poco. Ciononostante, i loro emblemi sono dipinti e scolpiti sulle colonne delle cattedrali. Su una colonna veramente portante l’edificio può innalzarsi sempre di più. Questo accade anche oggi con i successori degli Apostoli.