In quel tempo, Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo» (Mt 11,25 – 27)
Nella biografia di san Sergio di Radonez (1322-92) è descritto l’episodio di un giovane desideroso di apprendere la Sacra Bibbia che aveva, però, grosse difficoltà nel leggerla. Un giorno incontrò un vecchio, piuttosto originale, che poi, riflettendo, capì che poteva solo essere un angelo. Dopo quell’incontro iniziò a leggere ottimamente. Lo scrittore commenta il fatto dicendo che le Sacre Scritture possono essere comprese unicamente mediante l’intelligenza della fede, che viene solo dallo Spirito Santo.
Esistono tre modi per acquisire conoscenza. Anzitutto mediante i sensi: vista, udito, tatto per apprendere ciò che appare in superficie. In secondo luogo si conosce tramite la ragione, con cui deduci principi e leggi e con la quale trai definizioni e concetti. Ma vi sono altri misteri, decisamente meno evidenti, che possono essere gustati solo da chi vive uno stato di purezza di cuore, perché «i puri di cuore vedranno Dio» (Mt 5,8).
Il materialista-illuminista non accetta altra realtà se non quella che può calcolare, misurare e pesare. Per questi pensatori superbi è vero solo ciò che comprendono, ogni mistero va rifiutato come irrazionale. I puri di cuore vengono condotti, invece, da Dio stesso nel Regno dei cieli, dove si gusta interiormente e si aderisce pienamente ai misteri massimi della vita di Cristo, meditati nel Santo Rosario.
La religione non consiste nella sola conoscenza di Dio, ma nel contatto con Lui, nel colloquio, nella preghiera, nelle tenere carezze del Padre. Tutto questo è negato a chi si sente autosufficiente. Non basta la sola ragione nel rapporto con Dio, abbiamo bisogno di un’illuminazione spirituale e non possiamo entrare in colloquio con il Signore se Lui, per primo, non prende parola. La prima, fondamentale e unica parola rivolta da Dio all’umanità è il Logos, la Parola che nella pienezza dei tempi divenne carne, il Figlio di Dio. Egli è l’unica porta che conduce al Padre (Gv 10,7).