• Passa al contenuto principale
  • Skip to secondary menu
  • Passa al piè di pagina
Alleanza Cattolica

Alleanza Cattolica

Cristianità

  • Cristianità
    • La rivista Cristianità – indici
    • Abbonarsi
    • Quaderni di Cristianità
    • Edizioni Cristianità
  • Temi
    • Famiglia
      • Educazione
      • Matrimonio
      • Family day
    • Aborto
    • Divorzio
    • Droga
    • Fine vita
      • Omosessualità
    • Unioni civili
    • Dizionario del Pensiero Forte
    • Affidamento a Maria
      • Appello ai Vescovi e ai Sindaci d’Italia
      • L’affidamento alla Madonna dei Vescovi
      • Affidamento alla Madonna da parte dei sindaci
  • Rubriche
    • Voce del Magistero
      • Angelus
      • Udienze
      • Regina coeli
      • Discorsi
      • Magistero episcopale
    • Lo scaffale
    • Via Pulchritudinis
      • Arte
      • Architettura
      • Cinema
      • Costume
      • Iconografia
      • Letteratura
      • Musica
      • Teatro
    • Nel mondo…
      • Italia
        • Elezioni 2022
      • Africa
      • Centro america
      • Europa
      • Medio Oriente
      • Mediterraneo
      • Nord America
      • Sud America
      • Sud-est Asiatico
    • Economia
    • Interviste
    • Comunicati
    • English version
    • Versión en Español
  • Spiritualità
    • Il pensiero del giorno
    • Cammei di Santità
    • Esercizi di Sant’Ignazio
    • Le preghiere della tradizione
    • Sante Messe del mese
      • Ora di adorazione
  • Lettere agli amici
  • Eventi
  • Audio e Video
    • Video
      • Riflessioni di Marco Invernizzi
      • Storia della Chiesa
      • Geopolitica
      • Islam: ieri e oggi
      • Video interviste
      • Convegni
      • Conferenze
    • Scuole estive
    • Audio
    • Radio Maria
Ti trovi qui: Home / Spiritualità / Il pensiero del giorno / Il pensiero del giorno

Il pensiero del giorno

17 Luglio 2021 - Autore: Don Andrea Nizzoli

In quel tempo, i farisei uscirono e tennero consiglio contro Gesù per farlo morire. Gesù però, avendolo saputo, si allontanò di là. Molti lo seguirono ed egli li guarì tutti e impose loro di non divulgarlo, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaìa: «Ecco il mio servo, che io ho scelto; il mio amato, nel quale ho posto il mio compiacimento. Porrò il mio spirito sopra di lui e annuncerà alle nazioni la giustizia. Non contesterà né griderà né si udrà nelle piazze la sua voce. Non spezzerà una canna già incrinata, non spegnerà una fiamma smorta, finché non abbia fatto trionfare la giustizia; nel suo nome spereranno le nazioni» (Mt 12,14 – 21).


Viene proposto in questo brano del Vangelo di Matteo il primo dei quattro “Canti del Servo” del profeta Isaia. In questo poema, il servo è presentato come un profeta, oggetto di una missione e una predestinazione divina, animato dallo Spirito, per insegnare a tutta la terra, con discrezione e fermezza, malgrado le opposizioni. La sua missione, però, supera quella degli altri profeti, poiché egli stesso è alleanza e luce e compie un’opera di liberazione e di salvezza. E’ forse la più esplicita profezia dell’Antico Testamentosu Cristo, sulla Sua missione e sulla Sua Passione.

L’esegeta protestante Dielitz scrive che è come se Isaia (VIII sec. a.C.) fosse stato testimone oculare dalla morte del Signore sul Calvario. Il grande sant’Agostino si domandava in modo stupito: è ancora profezia o è Vangelo?

Vengono citati solo i primi quattro versetti del Cantico del servo, dove è richiamata la giustizia. Nell’antico Israele la giustizia era spesso invocata come liberazione dagli oppressori, per cui nei Salmi, gli israeliti invocavano Dio affinché venisse a giudicarli (Sal 7,9). Tutti desideriamo la giustizia e, invece, spesso facciamo esperienza della sua assenza in questo mondo. 

Nell’Antico Testamento si parla dell’esistenza di una giustizia superiore, cioè ultraterrena, di cui si parla anche in apologeticacome argomento difensivo e ragionevole sull’esistenza di Dio, ma se ne parla anche come  Giustizia Divina discesa sulla terra, nella persona stessa del Messia, che viene a ristabilire la pace.

Troviamo ampia descrizione nel testo di Matteo, grazie a cinque attributi comportamentali, del modo di agire del Messia: «Non griderà né alzerà il tono, non farà udire in piazza la sua voce, non spezzerà una canna incrinata, non spegnerà uno stoppino dalla fiamma smorta» (Is 42,2 – 3). Per realizzare la giustizia a livello civile si utilizzano deterrenti punitivi, dalle pene pecuniarie alla prigione; ad ogni modo, sono sempre mezzi violenti. Spesso siamo all’opposto di ciò che è ristabilire la giustizia e la pace nel cuore di un peccatore, come solo sanno fare il perdono e la misericordia di Gesù Cristo.

Gli uomini saggi cercano di trovare la via di mezzo. Solo Dio riesce a fondere le due posizioni senza sminuirne nessuna: punisce il male e, allo stesso tempo, la Sua misericordia è infinita. Così sarà anche nell’ultimo Giudizio, quando il Messia verrà a giudicare i vivi e i morti. 

Per noi è difficile mettere in pratica una giustizia misericordiosa, ma dovrebbe essere il nostro ideale: fare giustizia senza violenza.


Santa Marcellina Vergine, sorella dei Ss. Ambrogio e Satiro

Condividi:

  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)

Correlati

Archiviato in:Il pensiero del giorno, Spiritualità

Footer

Alleanza Cattolica

Viale Parioli 40, 00197 Roma
tel. +39 349 50.07.708
IBAN: IT59N0623012604000030223995
info@alleanzacattolica.org

Cristianità

c.p. 185 – 29100 Piacenza
tel. +39 349 50.07.708
C.F. 00255140337

Chi siamo

  • Presentazione
  • Statuto
  • Riconoscimento ecclesiale
  • Decreto Indulgenza
  • Inter nos
  • Email
  • Facebook
  • Instagram
  • Twitter
  • Youtube

Iscriviti alle Newsletter

Controlla la tua casella di posta o la cartella spam per confermare la tua iscrizione

Copyright © 2023 Alleanza Cattolica · Accedi