• Passa al contenuto principale
  • Skip to secondary menu
  • Passa al piè di pagina
Alleanza Cattolica

Alleanza Cattolica

Cristianità

  • Cristianità
    • La rivista Cristianità – indici
    • Abbonarsi
    • Quaderni di Cristianità
    • Edizioni Cristianità
  • Temi
    • Famiglia
      • Educazione
      • Matrimonio
      • Family day
    • Aborto
    • Divorzio
    • Droga
    • Fine vita
    • Omosessualità
    • Unioni civili
    • Dizionario del Pensiero Forte
    • Affidamento a Maria
      • Appello ai Vescovi e ai Sindaci d’Italia
      • L’affidamento alla Madonna dei Vescovi
      • Affidamento alla Madonna da parte dei sindaci
  • Rubriche
    • Voce del Magistero
      • Angelus
      • Udienze
      • Regina coeli
      • Discorsi
      • Magistero episcopale
    • Lo scaffale
    • Via Pulchritudinis
      • Arte
      • Architettura
      • Cinema
      • Costume
      • Iconografia
      • Letteratura
      • Musica
      • Teatro
    • Nel mondo…
      • Italia
      • Africa
      • Centro america
      • Europa
      • Medio Oriente
      • Mediterraneo
      • Nord America
      • Sud America
      • Sud-est Asiatico
    • Economia
    • Interviste
    • Comunicati
    • English version
    • Versión en Español
  • Spiritualità
    • Il pensiero del giorno
    • Cammei di Santità
    • Esercizi di Sant’Ignazio
    • Le preghiere della tradizione
    • Sante Messe del mese
    • Ora di adorazione
  • Audio e Video
    • Video
      • Riflessioni di Marco Invernizzi
      • Storia della Chiesa
      • Geopolitica
      • Islam: ieri e oggi
      • Video interviste
      • Convegni
      • Conferenze
    • Scuole estive
    • Audio
    • Radio Maria
  • Lettere agli amici
  • Eventi
Ti trovi qui: Home / Spiritualità / Il pensiero del giorno / Il pensiero del giorno

Il pensiero del giorno

16 Febbraio 2022 - Autore: Don Andrea Nizzoli

In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli giunsero a Betsàida, e gli condussero un cieco, pregandolo di toccarlo. Allora prese il cieco per mano, lo condusse fuori dal villaggio e, dopo avergli messo della saliva sugli occhi, gli impose le mani e gli chiese: «Vedi qualcosa?». Quello, alzando gli occhi, diceva: «Vedo la gente, perché vedo come degli alberi che camminano». Allora gli impose di nuovo le mani sugli occhi ed egli ci vide chiaramente, fu guarito e da lontano vedeva distintamente ogni cosa. E lo rimandò a casa sua dicendo: «Non entrare nemmeno nel villaggio» (Mc 8,22-26)


L’ambientazione del miracolo a Betsaida ne denota l’attendibilità storica. L’imposizione delle mani e l’uso della saliva rientravano come elementi caratteristici della letteratura taumaturgica ellenistica, con riferimento ad una specie di forza che fluiva dal guaritore. Il fatto che Gesù conduca fuori dal villaggio il cieco esclude da parte sua ogni ricorso a gesti magici. Egli non mira a dare spettacolo, come i ciarlatani. Comunque questa volta Gesù non guarisce con la parola, ma con l’imposizione delle mani. L’evangelista Marco riporta fedelmente la tradizione, pienamente convinto del potere soprannaturale di Gesù, che non ha nulla a che vedere con la magia. Cristo prende il cieco per mano e lo conduce lui solo. Già in altre occasioni aveva detto ai suoi discepoli di non avere altri maestri fuorché Lui solo (Mt 23,8). Coloro che si arrogano il diritto di far luce agli altri sono come i riflettori colorati da palcoscenico, che fanno la scena ora rossa, ora verde, ora gialla. Quando chiediamo consiglio agli altri è la stessa cosa, riceviamo risposte sempre diverse su cosa è bene e cosa è male. Cristo, Lui solo, vuole illuminare il nostro cuore con il sole della conoscenza pura, l’unica che ci rende testimonianza sopra tutti e tutto, perché è di Lui l’essere «via, verità e vita».

La gradualità della guarigione. La guarigione del cieco avviene progressivamente. E’ un simbolo della lenta e sequenziale comprensione dell’identità misteriosa di Gesù da parte dei discepoli. Dapprima il cieco scambia gli uomini per alberi che camminano, poi Gesù gli procura la vista perfetta. La vista spirituale si acquista con la vita spirituale e cresce progressivamente in relazione ad essa. Secondo Pavel Florenskij ci sono due principali tipi di conoscenze: quella delle cose e quella delle persone. La prima cosa che ci interessa sono le cose intorno a noi; solo più tardi ci rendiamo conto della presenza delle persone e cerchiamo di individuare i loro pensieri e i loro sentimenti, chi essi siano realmente. Purtroppo la società attuale, tecnica ed economica, ostacola questa crescita. Nella mentalità informatica gli uomini sono davvero “come alberi”, anzi come numeri: senza vita. I giovani risentono di questa aridità culturale e cercano calore nell’amicizia e nel gruppo. Anche chi vive nella Chiesa cerca d’incontrare gli altri nei gruppi, nei movimenti, cerca il contatto con persone vive. La relazione viva è ciò che l’uomo vuole soprattutto. La relazione viva dobbiamo offrirla noi cristiani, là dove ci troviamo, in famiglia, nel lavoro, nei gruppi religiosi e in ogni momento della vita ordinaria.


Sant’ Archinrico di Montmajour 

Abate

Condividi:

  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)

Correlati

Archiviato in:Il pensiero del giorno, Spiritualità

Info Don Andrea Nizzoli

Andrea Nizzoli, nasce a Parma, il 30 Maggio 1961, diplomato perito meccanico nel 1980, lavora quattro anni nel settore dell’acciaio inox per le tecnologie alimentari. Determinante, dal punto di vista umano-religioso, l’hanno trascorso durante un severo servizio militare, presso il Battaglione Folgore a Livorno, nel 1981-82.
Militante in Alleanza Cattolica dal 1986, entra in contatto nel 1988 con l’Associazione Sacerdotale: “Opus Mariae Matris Ecclesiae”, con cui inizia un percorso di discernimento vocazionale. Durante questi anni di intensa formazione culturale spirituale, consegue la laurea in Scienze Agrarie, indirizzo in Tecnologie Alimentari nel 1993.
Pochi giorni dopo, entra ufficialmente nel seminario vescovile della diocesi di Massa-Carrara-Pontremoli. Ordinato sacerdote nel 1999 presso la sopra citata associazione, appartiene tutt’ora al clero diocesano e risiede stabilmente in Lunigiana, località Filetto (MS). Dopo il Baccelierato in Sacra Teologia, consegue il Master Biennale in “ Scienza e Fede”, presso l’Ateneo Pontificio “Regina Apostolorum”.
Svolge il suo ministero come parroco di diverse parrocchie dell’Alta Lunigiana e come guida degli Esercizi Spirituali di Sant’Ignazio di Loyola. Presso Alleanza Cattolica, come sacerdote, è stato per sedici anni assistente spirituale del settore giovanile e tutt’ora collabora strettamente allo stesso apostolato spirituale e culturale.

Footer

Alleanza Cattolica

Viale Parioli 40, 00197 Roma
tel. +39 349 50.07.708
IBAN: IT59N0623012604000030223995
info@alleanzacattolica.org

Cristianità

c.p. 185 – 29100 Piacenza
tel. +39 349 50.07.708
C.F. 00255140337

Chi siamo

  • Presentazione
  • Statuto
  • Inter nos
  • Email
  • Facebook
  • Instagram
  • Twitter
  • Youtube

Iscriviti alle Newsletter

Controlla la tua casella di posta o la cartella spam per confermare la tua iscrizione

Copyright © 2022 Alleanza Cattolica · Accedi