
Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso. Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati. Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio”. (Lc 6, 36-38)
Misericordia di Dio, nell’anima gratuita verso il prossimo
Quando si riconosce Dio nell’uomo? Si riconosce nelle opere di misericordia; così rispondeva san Gregorio di Nissa, confermando che la gratuità verso il prossimo è indice di un cuore ricco di Dio. Siccome la ricompensa in cielo è in proporzione alla somiglianza con Dio, ognuno verrà valutato secondo la misura con cui misurava il prossimo.
Misericordia e castigo
Di fatto, lungo tutta la storia sacra, Dio rivela che, se deve castigare il popolo che ha peccato, è preso da commiserazione appena esso grida a lui dal fondo della sua miseria.
Così il libro dei Giudici è scandito dal ritmo dell’ira che si accende contro l’infedele e della misericordia che gli manda un salvatore (Giud 2, 18). L’esperienza profetica darà a questa storia accenti stranamente umani. Osea rivela che se Dio ha deciso di non usare più misericordia ad Israele (Os 1, 6) e di castigarlo, il suo “cuore si rivolta in lui, le sue viscere fremono” ed egli decide di non dare corso all’ardore della sua ira (Giud 11, 8s); perciò un giorno, la sposa infedele sarà nuovamente chiamata: “ha ricevuto misericordia”.
Anche quando annunziano le peggiori catastrofi, i profeti conoscono la tenerezza del cuore di Dio: “Efraim è dunque per me un figlio così caro, un fanciullo così prediletto che, dopo ciascuna delle mie minacce, io debba sempre pensare a lui, le mie viscere si commuovano per lui, per lui trabocchi la mia tenerezza? “ (Ger 31, 20)
Maria, Madre di misericordia
“Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi…”. Con Elisabetta ci meravigliamo: “A che debbo che la Madre del mio Signore venga a me?” (Lc 1, 43). Maria, poiché ci dona Gesù, suo figlio, è madre di Dio e madre nostra; possiamo confidarle tutte le nostre preoccupazioni e le nostre implorazioni: ella prega per noi come ha pregato per sé:
“Avvenga di me quello che hai detto” (lc 1, 38). Affidandoci alla sua preghiera, con lei ci abbandoniamo alla volontà di Dio: “Sia fatta la tua volontà” (CCC 2677).
Con Maria, prima anima della chiesa, possiamo sviluppare un vero spirito filiale verso l’istituzione contro cui le porte dell’inferno non prevarranno. La chiesa nella sua sollecitudine materna ci accorda la misericordia di Dio, che trionfa su tutti i nostri peccati e agisce soprattutto nel sacramento della Riconciliazione. Come madre premurosa, attraverso la sua liturgia, giorno dopo giorno, ci elargisce anche il nutrimento della Parola e dell’Eucarestia del Signore. (cfr CCC 2040)