Abbandonato in fretta il sepolcro con timore e gioia grande, le donne corsero a dare l’annuncio ai suoi discepoli. Ed ecco, Gesù venne loro incontro e disse: “Salute a voi!”. Ed esse si avvicinarono, gli abbracciarono i piedi e lo adorarono. Allora Gesù disse loro: “Non temete; andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mi vedranno”. Mentre esse erano in cammino, ecco, alcune guardie giunsero in città e annunciarono ai capi dei sacerdoti tutto quanto era accaduto. Questi allora si riunirono con gli anziani e, dopo essersi consultati, diedero una buona somma di denaro ai soldati, dicendo: “Dite così: “I suoi discepoli sono venuti di notte e l’hanno rubato, mentre noi dormivamo”. E se mai la cosa venisse all’orecchio del governatore, noi lo persuaderemo e vi libereremo da ogni preoccupazione”. Quelli presero il denaro e fecero secondo le istruzioni ricevute. Così questo racconto si è divulgato fra i Giudei fino ad oggi. (Mt 28, 8-15)
Le donne corsero al sepolcro a dare l’annuncio ai suoi discepoli.
Il vangelo di Matteo racconta che le donne di primo mattino si recarono al sepolcro. Gli autori, anche se il testo non lo dice, di solito suppongono che Gesù apparve per primo a sua Madre. Le donne rappresentano il popolo di Dio. Il Concilio Vaticano II sottolinea che la Chiesa è “popolo di Dio”, ma anche prima del Concilio c’era la consapevolezza che il popolo, inteso come la comunità di tutti i fedeli, è custode della fede e che in esso continua la rivelazione dello Spirito Santo. Si può averne conferma paragonando per esempio, il progetto del testo e l’ultima redazione dell’Enciclica di Pio XII sull’Assunzione della Madonna. La prima stesura cominciava con il commento dei testi della Scrittura, seguivano poi le affermazioni dei Padri, poi c’erano le voci del Magistero e solo alla fine si parlava dell’esistenza della devozione nel popolo. Il testo definitivo invece capovolge questa scaletta. Il primo argomento diventa il popolo di Dio che ha creduto al mistero dell’Assunzione, segue il pensiero dei Padri e dei Dottori della Chiesa, poi la volontà dei vescovi che sia solennemente dichiarata, e solo in fondo il Capo della Chiesa universale la proclama dogma di fede.
Il cristiano, anche colto, ha profonda stima e rispetto per i semplici fedeli, i quali spesso sono i più vicini ai misteri della verità.
La fede che l’Europa rinnega verrà data ad altri popoli. Chi nega la resurrezione di Cristo si appella alla poca attendibilità delle donne e degli apostoli che erano molto suggestionabili. In realtà i primi testimoni della risurrezione furono i soldati della guardia, che avvertirono i sommi sacerdoti. Tutti furono concordi nel tacere, riguardo a questo accadimento, proprio come furono concordi nel condannare Cristo. Dall’impero romano verranno tutti i movimenti culturali dell’antichità; la religione ebraica è quanto Dio ha rivelato per preparare la venuta di Cristo. Ambedue negano Gesù, e vogliono mettere tutto a tacere. Ma Cristo vince, con Lui inizia una nuova era, e il suo messaggio si rivolge ai nuovi popoli che verranno. Questo fenomeno si ripete di continuo.
I nuovi popoli fanno il loro ingresso sulla scena del mondo, quando i vecchi rinnegano Cristo. (cfr T. Spidlik – Il vangelo di ogni giorno)