Allora i farisei uscirono e tennero consiglio contro di lui per farlo morire. Gesù però, avendolo saputo, si allontanò di là. Molti lo seguirono ed egli li guarì tutti e impose loro di non divulgarlo, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaia:
Ecco il mio servo, che io ho scelto;
il mio amato, nel quale ho posto il mio compiacimento. Porrò il mio spirito sopra di lui
e annuncerà alle nazioni la giustizia.Non contesterà né griderà
né si udrà nelle piazze la sua voce. Non spezzerà una canna già incrinata, non spegnerà una fiamma smorta, finché non abbia fatto trionfare la giustizia; nel suo nome spereranno le nazioni. (Mt 12, 14-21)
Un giorno mentre san Simone Stock, superiore dei Carmelitani, ripeteva la preghiera “Flos Carmeli” (Fiore del Carmelo) con grande fervore, la beata Vergine gli apparve accompagnata da una moltitudine di angeli, tenendo in mano lo scapolare dell’Ordine Carmelitano e gli disse: “Questo è il privilegio che io concedo a te e a tutti i carmelitani: Chiunque morirà con questo scapolare non patirà il fuoco eterno”.
Dal secolo XV la tradizione di questo dono-miracolo si legò al così detto “privilegio sabatino”, secondo cui la Madonna avrebbe promesso di preservare i suoi devoti, vestiti dello scapolare, dalle fiamme dell’inferno, e di liberarle da quelle del purgatorio, il primo sabato dopo la morte.
Recentemente in parrocchia fui chiamato a impartire i sacramenti ad un’agonizzante, cosa che purtroppo non capita spesso, quando la fede non è ben ferma sui sacramenti. Fu un momento di rara tenerezza, perché una giovane parente accarezzava dolcemente la mano dell’anziana congiunta, e le rivolgeva parole di conforto, senza lasciarla mai sola.
La sera seguente, dopo il decesso, il santo Rosario coincideva con le 24 ore di adorazione eucaristica dal venerdì sera fino ai vespri del sabato e il clima di silenzio e santa adorazione, agevolava grandemente l’elevazione dell’anima. La mattina successiva era, guarda caso… di sabato e la platea presente in chiesa era numerosa, composta e si respirava un non frequente, ed intenso, bel clima spirituale.
Alla fine della celebrazione, incensando il feretro, chiedo conferma di una notizia che mi fu data vagamente, tempo addietro: la defunta era devota dello scapolare della Vergine del Carmelo.