• Passa al contenuto principale
  • Skip to secondary menu
  • Passa al piè di pagina
Alleanza Cattolica

Alleanza Cattolica

Cristianità

  • Cristianità
    • La rivista Cristianità – indici
    • Abbonarsi
    • Quaderni di Cristianità
    • Edizioni Cristianità
  • Temi
    • Libertà religiosa
    • Occidente
    • Politica internazionale
    • Famiglia
      • Matrimonio
      • Divorzio
      • Family day
      • Unioni civili
      • Omosessualità
    • Educazione
    • Vita
      • Aborto
      • Droga
      • Fine vita
  • Rubriche
    • Voce del Magistero
      • Angelus
      • Udienze
      • Regina coeli
      • Discorsi
      • Magistero episcopale
    • Dizionario del Pensiero Forte
    • Archivio film
    • Lo scaffale
    • Via Pulchritudinis
      • Santità
      • Arte
      • Architettura
      • Cinema
      • Costume
      • Iconografia
      • Letteratura
      • Musica
      • Teatro
    • Nel mondo…
      • Italia
        • Elezioni 2022
      • Africa
      • Centro america
      • Europa
      • Medio Oriente
      • Mediterraneo
      • Nord America
      • Sud America
      • Sud-est Asiatico
    • Economia
    • Interviste
    • Comunicati
    • Spigolature
    • English version
    • Versión en Español
  • Spiritualità
    • Il pensiero del giorno
    • Cammei di Santità
    • Esercizi di Sant’Ignazio
    • Le preghiere della tradizione
    • Sante Messe del mese
    • Ora di adorazione
    • Affidamento a Maria
      • Appello ai Vescovi e ai Sindaci d’Italia
      • L’affidamento alla Madonna dei Vescovi
      • Affidamento alla Madonna da parte dei sindaci
  • Lettere agli amici
  • Eventi
  • Audio e Video
    • Video
      • Riflessioni di Marco Invernizzi
      • Storia della Chiesa
      • Geopolitica
      • Islam: ieri e oggi
      • Video interviste
      • Convegni
      • Conferenze
    • Scuole estive
    • Audio
    • Radio Maria
Ti trovi qui: Home / Spiritualità / Il pensiero del giorno / Il pensiero del giorno: Mt 17,22-27

Il pensiero del giorno: Mt 17,22-27

13 Agosto 2018 - Autore: Don Piero Cantoni

« Mentre si trovavano insieme in Galilea, Gesù disse loro: “Il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno, ma il terzo giorno risorgerà”. Ed essi furono molto rattristati. Quando furono giunti a Cafàrnao, quelli che riscuotevano la tassa per il tempio si avvicinarono a Pietro e gli dissero: “Il vostro maestro non paga la tassa?”. Rispose: “Sì”. Mentre entrava in casa, Gesù lo prevenne dicendo: “Che cosa ti pare, Simone? I re della terra da chi riscuotono le tasse e i tributi? Dai propri figli o dagli estranei?”. Rispose: “Dagli estranei”. E Gesù replicò: “Quindi i figli sono liberi. Ma, per evitare di scandalizzarli, va’ al mare, getta l’amo e prendi il primo pesce che viene su, aprigli la bocca e vi troverai una moneta d’argento. Prendila e consegnala loro per me e per te” » (Mt 17,22-27).

 

Quello che qui viene tradotto genericamente con «la tassa» nel testo greco è «le didramme [τὰ δίδραχμα]». Il δίδραχμον o “doppia dracma” era una moneta d’argento di Alessandria, corrispondente a due dracme attiche, due denari romani e a mezzo shekel (שֶׁקֶל – siclo) ebraico. Corrispondeva grosso modo alla paga di due giorni e a quanto un giovane ebreo al di sopra dei vent’anni di età doveva versare abitualmente come contributo per le spese del Tempio una volta all’anno. Era una legge che si era sviluppata dopo l’esilio (ai tempi di Neemia per esempio la tassa era di un terzo di shekel, cfr. Ne 10,32-33) e c’era disaccordo sulla sua pratica. I farisei pensavano che le sue radici fossero nella Scrittura (Es 30,13-16) e che fosse una tassa annuale, mentre gli Esseni di Qumran la pagavano una volta sola nella vita e i Sadducei sostenevano che fosse una tradizione inventata dai Farisei.

Che quelli che riscuotevano la tassa si presentassero da Gesù (passando attraverso Pietro: un altro piccolo segnale del suo primato) aveva dunque un significato speciale, perché voleva dire: voi come la pensate sul punto? La risposta di Gesù, al di là del miracolo che compie, prende dunque un significato dottrinale importante. L’esempio è quello del Re che riscuote il tributo non dai propri figli, ma dagli altri (ἀπὸ τῶν ἀλλοτρίων). L’opposizione tra i figli e “gli altri” non deve essere intesa come tra i sudditi e gli stranieri, ma come tra la famiglia del Re e il popolo. È evidente che il Re non riscuote tributi da quelli del suo sangue ma dal popolo. Anche qui vediamo un importante approfondimento sull’identità di Gesù.

Il tributo riguarda infatti il tempio e il culto di Dio e Gesù rivela senza mezzi termini ai discepoli di esserne esente. Perché non lo dice chiaramente a tutti? Perché non vuole dare scandalo? Lo scandalo in altre occasioni (le guarigioni in giorno di sabato) lo ha dato senza preoccuparsi delle conseguenze. Qui no. Pagare il tributo di due didramme vuol dire non tanto dar ragione ai Farisei, quanto comportarsi come loro. Gesù infatti si comportava come un fariseo: portava il mantello con le frange, si circondava di discepoli e teneva loro discorsi che assomigliavano moltissimo nello stile a quello dei maestri dell’epoca. La moneta trovata nella bocca del pesce era infatti uno statere, cioè una moneta attica d’argento che corrispondeva allo shekel ebreo o a due dracme alessandrine: esattamente la cifra della tassa per lui e Pietro. Gesù non ha mai contraddetto la Legge, né in sé né nella sua interpretazione corrente. Quando (apparentemente) la contraddice è per approfondirla e compierla. Lo scandalo di Gesù non è mai fine a sé stesso.

* campi obbligatori
Non inviamo spam! Leggi la nostra Informativa sulla Privacy per avere maggiori informazioni.

Controlla la tua posta in entrata o la cartella spam adesso per confermare la tua iscrizione.

Condividi:

  • Fai clic per condividere su X (Si apre in una nuova finestra) X
  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra) Facebook
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra) LinkedIn
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra) WhatsApp

Correlati

Archiviato in:Il pensiero del giorno, Spiritualità

Footer

Alleanza Cattolica

Viale Parioli 40, 00197 Roma
tel. +39 349 50.07.708
IBAN: IT59N0623012604000030223995
info@alleanzacattolica.org

Privacy Policy

Cristianità

c.p. 185 – 29100 Piacenza
tel. +39 349 50.07.708
C.F. 00255140337

Chi siamo

  • Presentazione
  • Statuto
  • Riconoscimento ecclesiale
  • Decreto Indulgenza
  • Inter nos
  • Email
  • Facebook
  • Instagram
  • WhatsApp
  • YouTube

Iscriviti alle Newsletter

Controlla la tua casella di posta o la cartella spam per confermare la tua iscrizione

Copyright © 2025 Alleanza Cattolica · Accedi