« Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente. Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli » (Mt 5,13-16).
Alle Beatitudini, fanno immediato seguito due brevissime parabole (מָשָׁל mashal: similitudine). Il cristiano che accetta di vivere la vita di Gesù espressa nelle Beatitudini come la sua vera gioia (μακάριος “beato, fortunato, felice”) ora e per l’eternità, diventa come (ecco la similitudine) il sale e la luce del mondo. Sale, in quanto la sua presenza preserva il mondo dalla corruzione, rende accessibile il sapore autentico delle cose e manifesta il senso profondo della vita (sapienza). Luce, perché altrimenti la vita è tenebra, un percorso senza direzione, un cammino senza meta, una fatica senza significato. La famosa preghiera del beato John Henry Newman (Radiating Christ), ci può aiutare a capire il senso di queste similitudini per la nostra vita: « Caro Gesù, aiutami a diffondere la Tua fragranza ovunque vada, inonda la mia anima con il Tuo Spirito e la Tua Vita. Penetra e possiedi tutto il mio essere, così completamente che la mia vita non sia che un riflesso luminoso della Tua. Risplendi attraverso di me, e sii così presente in me, che ogni anima con cui vengo a contatto sperimenti la Tua presenza nella mia anima. Che alzino gli occhi e vedano non più me, ma Gesù soltanto! Rimani con me, e allora comincerò a risplendere come Tu risplendi; risplendere in modo da essere luce per gli altri. La luce, o Gesù, proverrà tutta da Te; niente di essa sarà mia. Sarai Tu a risplendere sugli altri attraverso di me. Fa’ che, così, io ti lodi nel modo che più ami: risplendendo di luce su coloro che sono attorno a me. Fa’ che ti annunci senza predicare, non a parole, ma con l’esempio, con una forza che trascina, con l’influenza benevola di ciò che faccio, con la pienezza tangibile dell’amore che il mio cuore porta per Te. Amen ». Questa era la preghiera preferita da Madre Teresa di Calcutta e recitata da lei e dalle consorelle ogni giorno dopo la Messa.