di Tommaso Tartaglione
Il culto dellโAnnunziata ebbe inizio e diffusione nel Regno di Napoli a partire dalla dominazione angioina nel secolo XIII, grazie soprattutto al sostegno di re Carlo I (1226-1285), che adottรฒ la convenzione dell’Annunciazione per l’inizio dell’anno civile, fissando quindi il capodanno al 25 marzo. Inoltre coniรฒ il ยซcarlinoยป, prima moneta napoletana a rappresentare sul verso la scena dellโAnnunciazione. ร una devozione tipica dellโItalia meridionale, se si considera che nel resto della Penisola esistono soltanto 74 chiese con questa denominazione. Entro quelli che furono i confini dellโantico Regno di Napoli, invece, se ne contano ben 173, di cui 61 nella sola provincia storica della Terra di Lavoro e 35 in quella attuale di Caserta. Si puรฒ affermare, perciรฒ, che questโultima รจ stata la provincia che maggiormente ha espresso nel tempo tale particolare culto mariano.

I templi dedicati alla devozione dellโAnnunziata, o anche identificati con lโacronimo A.G.P. โ Ave Gratia Plena โ furono in realtร fondati essenzialmente per espletare una funzione sociale, di carattere eminentemente assistenziale, attraverso istituti quali ospedali, destinati sia ai residenti sia ai pellegrini o viandanti, antesignani dei moderni nosocomi; brefotrofi per lโaccoglienza e lโassistenza dei neonati, quasi sempre illegittimi, abbandonati o in pericolo di abbandono, di cui tipica รจ la ruota degli esposti; orfanatrofi e infine conservatori per le fanciulle povere. Ci si potrebbe chiedere, a questo punto, perchรฉ proprio il titolo di Annunziata, e non altri, fu associato alle opere di beneficenza e caritร cristiana? In realtร , fu esattamente la Casa Santa dellโAnnunziata di Napoli, fondata allโinizio del Trecento dai fratelli Scondito, nobili napoletani, a costituire lโarchetipo per tutte le altre.
Altra essenziale peculiaritร delle Annunziate fu la loro fondazione laica a opera delle ยซUniversitร ยป, cosรฌ come erano chiamati, fino a tutto il Settecento, gli odierni Comuni, ancora proprietari di queste chiese. LโUniversitร doveva, infatti, garantire lโamministrazione di tutto il complesso โ chiesa e ospedale โ attraverso probi viri laici ยซtimorati di Dioยป per la difesa del suo patrimonio e per la ricezione di elemosine, offerte e legati. Questi amministratori venivano designati con lโappellativo di governatori o economi, restavano in carica un anno ed erano scelti quasi esclusivamente tra le famiglie del ยซceto civileยป, come era chiamata la borghesia fino agli inizi dellโOttocento.

La funzione assistenziale delle A.G.P. fu espletata nel tempo con lโistituzione delle Opere Pie, trasformate dopo lโUnitร dโItalia nelle Congregazioni di Caritร , evolute poi durante il Fascismo negli E.C.A, Ente Comunale di Assistenza.
Gli Istituti delle Annunziate furono tra i piรน potenti enti del Mezzogiorno e vantarono privilegi e concessioni emanati da tutti i sovrani che si susseguirono sul trono di Napoli: dagli angioini agli aragonesi, dagli spagnoli ai Borbone. In quasi tutte le nostre cittร , infatti, le chiese delle Annunziate rappresentano gli edifici di culto piรน importanti per le dimensioni notevoli, in genere monumentali, e per la presenza di espressioni artistiche tra le piรน pregiate. Infatti, nei secoli, hanno raccolto opere di artisti di grande fama come โ solo per fare tre esempi โ il pittore fiammingo Dirk Hendricksz (1544-1618), conosciuto anche come Teodoro d’Errico, Belisario Corenzio (1558-1646) e Francesco Solimena (1657-1747), che fu tra i migliori interpreti del tardo barocco in Italia e presso le piรน importanti corti europee. Vi operarono inoltre anche grandi architetti, quali Domenico Fontana (1543-1607) e Luigi Vanvitelli (1700-1773), la cui opera maggiore รจ la Reggia di Caserta.
La fede cattolica ha insomma prodotto arte, una cultura e quindi una civiltร , in cui lโalleanza tra potere religioso e potere laico ha permesso ai nostri antenati di esprimere la fede attraverso la costruzione di queste bellissime chiese, simbolo delle nostre comunitร , e con lโistituzione di opere di beneficenza che tanto hanno giovato a generazioni di nostri antenati. Ecco come una sana distinzione, ma mai separazione, tra potere spirituale e potere temporale sia capace di produrre opere degne di grande ammirazione.
Sabato, 2 maggio 2020
