• Passa al contenuto principale
  • Skip to secondary menu
  • Passa al piè di pagina
Alleanza Cattolica

Alleanza Cattolica

  • Cristianità
    • La rivista Cristianità – indici
    • Abbonarsi
    • Quaderni di Cristianità
    • Edizioni Cristianità
  • Temi
    • Libertà religiosa
    • Occidente
    • Politica internazionale
    • Famiglia
      • Matrimonio
      • Divorzio
      • Family day
      • Unioni civili
      • Omosessualità
    • Educazione
    • Vita
      • Aborto
      • Droga
      • Fine vita
  • Rubriche
    • Voce del Magistero
      • Angelus
      • Udienze
      • Regina coeli
      • Discorsi
      • Magistero episcopale
    • Dizionario del Pensiero Forte
    • Archivio film
    • Lo scaffale
    • Via Pulchritudinis
      • Santità
      • Arte
      • Architettura
      • Cinema
      • Costume
      • Iconografia
      • Letteratura
      • Musica
      • Teatro
    • Nel mondo…
      • Italia
        • Elezioni 2022
      • Africa
      • Centro america
      • Europa
      • Medio Oriente
      • Mediterraneo
      • Nord America
      • Sud America
      • Sud-est Asiatico
    • Economia
    • Interviste
    • Comunicati
    • Spigolature
    • English version
    • Versión en Español
  • Spiritualità
    • Il pensiero del giorno
    • Cammei di Santità
    • Esercizi di Sant’Ignazio
    • Le preghiere della tradizione
    • Sante Messe del mese
    • Ora di adorazione
    • Affidamento a Maria
      • Appello ai Vescovi e ai Sindaci d’Italia
      • L’affidamento alla Madonna dei Vescovi
      • Affidamento alla Madonna da parte dei sindaci
  • Lettere agli amici
  • Eventi
  • Audio e Video
    • Video
      • Riflessioni di Marco Invernizzi
      • Storia della Chiesa
      • Geopolitica
      • Islam: ieri e oggi
      • Video interviste
      • Convegni
      • Conferenze
    • Scuole estive
    • Audio
    • Radio Maria
Ti trovi qui: Home / Nel mondo... / Sud America / Descamisados

Descamisados

25 Aprile 2017 - Autore: Valter Maccantelli

Il Venezuela è una nazione che vive sulle “montagne russe”. È stato per molti anni sul podio dei principali produttori mondiali di greggio ma circa la metà della sua popolazione ha sempre vissuto in condizioni di povertà; è stato considerato un paradiso per miliardari e finanzieri di alto bordo ma oggi occupa il 176esimo posto (su 186 posizioni) nella classifica mondiale per libertà economica. Fra il 2004 e il 2008 ha raddoppiato il proprio PIL pro-capite ma oggi ¾ della popolazione soffre di malnutrizione, l’economia è ben oltre il collasso e la carta igienica è considerato un bene di lusso.

Caracas, sinonimo della Dolce Vita caraibica nei nostri ricordi, è una delle città più pericolose del mondo con un tasso di omicidi da far impallidire la Chicago di Al Capone. In tutto il paese nel 2015 si stimano fra i 18.000 e i 28.000 omicidi, un record per nazioni tecnicamente non in guerra.

Gli analisti sono concordi nel ritenere che il Venezuela sia destinato a diventare a breve uno stato fallito: di fatto lo è già. I titoli del debito pubblico sono da tempo spazzatura, l’attività estrattiva, che rappresenta il 95 % dell’export, è in calo del 16 % all’anno in un contesto internazionale di prezzi stracciati del barile, l’inflazione reale viaggia ben sopra al 1000 %, per il 2017 è stimata al 2200 %.

Questo processo degenerativo sembra aver raggiunto e superato il limite di sopportazione del popolo venezuelano e sta sfociando in una vera e propria rivolta sociale: manifestazioni di piazza sempre più partecipate hanno lasciato sul campo otto morti nelle ultime settimane, oltre a numerosi feriti e arrestati.


La Chiesa Cattolica venezuelana ha impegnato risorse al massimo livello per favorire il dialogo fra il Presidente Maduro – erede politico di Chávez ed epigono del “chavismo” – e l’opposizione sia politica che popolare, ma lo sforzo sembra essere stato vano. Il tavolo aperto nell’autunno 2016, favorito dall’Incontro tra Maduro e Papa Francesco in ottobre, è naufragato. A gennaio Mons. Diego Padròn, Presidente della Conferenza Episcopale Venezuelana e promotore del tavolo, ha dichiarato che il dialogo è fallito per mancanza di volontà delle parti di mantenere gli impegni ed ha manifestato il sospetto che il partito di governo del Presidente Maduro abbia semplicemente usato questo stratagemma per prendere tempo.

È la Cina, come abbiamo già visto con i porti della Grecia in bancarotta, ad approfittare dei saldi venezuelani per cessata attività: nel 2015 ha prestato al paese 15 miliardi di dollari ipotecandone gran parte degli assetti energetici, e il trend sembra destinato a continuare.

La comunità italo-venezuelana, nerbo dell’imprenditoria locale, dopo aver contribuito con generazioni di lavoratori ed imprenditori alla crescita del paese è oggi uno dei soggetti più colpiti: aziende confiscate, famigliari rapiti e uccisi, perdita di risparmi e pensioni. Molti cercano di fuggire e ritornare in Italia, ma in un paese dove il cibo per un ordinario pranzo di famiglia costa 6 volte lo stipendio mensile anche un semplice biglietto aereo è un sogno a disposizione di pochi.

Come è già accaduto con gli italiani di Argentina nella grande crisi del 1999-2002, per loro niente status di rifugiato, nessuna “accoglienza ed inclusione”, neppure un alberghetto pagato: ai tempi del multiculturalismo anche la patria sa essere matrigna.

Com’è potuto accadere? a chi è imputabile la responsabilità di quella che assomiglia sempre di più ad una catastrofe umanitaria?

Valter Maccantelli

Vale la pena approfondire…..

* campi obbligatori
Non inviamo spam! Leggi la nostra Informativa sulla Privacy per avere maggiori informazioni.

Controlla la tua posta in entrata o la cartella spam adesso per confermare la tua iscrizione.

Condividi:

  • Fai clic per condividere su X (Si apre in una nuova finestra) X
  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra) Facebook
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra) LinkedIn
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra) WhatsApp

Correlati

Archiviato in:Sud America

Footer

Alleanza Cattolica

Viale Parioli 40, 00197 Roma
tel. +39 349 50.07.708
IBAN: IT59N0623012604000030223995
info@alleanzacattolica.org

Privacy Policy

CRISTIANITA SOCIETÀ COOPERATIVA

Largo Toscanini n. 5 – 27058 – Voghera (PV)
tel. +39 349 50.07.708
C.F./IVA 00255140337

Chi siamo

  • Presentazione
  • Statuto
  • Riconoscimento ecclesiale
  • Decreto Indulgenza
  • Inter nos
  • Email
  • Facebook
  • Instagram
  • WhatsApp
  • YouTube

Copyright © 2025 Alleanza Cattolica · Accedi