« E vidi, nella mano destra di Colui che sedeva sul trono, un libro scritto sul lato interno e su quello esterno, sigillato con sette sigilli. Vidi un angelo forte che proclamava a gran voce: “Chi è degno di aprire il libro e scioglierne i sigilli?”. Ma nessuno né in cielo, né in terra, né sotto terra, era in grado di aprire il libro e di guardarlo. Io piangevo molto, perché non fu trovato nessuno degno di aprire il libro e di guardarlo. Uno degli anziani mi disse: “Non piangere; ha vinto il leone della tribù di Giuda, il Germoglio di Davide, e aprirà il libro e i suoi sette sigilli”. Poi vidi, in mezzo al trono, circondato dai quattro esseri viventi e dagli anziani, un Agnello, in piedi, come immolato; aveva sette corna e sette occhi, i quali sono i sette spiriti di Dio mandati su tutta la terra. Giunse e prese il libro dalla destra di Colui che sedeva sul trono. E quando l’ebbe preso, i quattro esseri viventi e i ventiquattro anziani si prostrarono davanti all’Agnello, avendo ciascuno una cetra e coppe d’oro colme di profumi, che sono le preghiere dei santi, e cantavano un canto nuovo: “Tu sei degno di prendere il libro e di aprirne i sigilli, perché sei stato immolato e hai riscattato per Dio, con il tuo sangue, uomini di ogni tribù, lingua, popolo e nazione, e hai fatto di loro, per il nostro Dio, un regno e sacerdoti, e regneranno sopra la terra” » (Ap 5,1-10).
È in atto una guerra terribile. La posta in gioco è il valore supremo per l’uomo: la salvezza. Per essere attori consapevoli bisogna entrare nel progetto di Dio. Dio ce lo rivela con la rivelazione naturale e soprannaturale. Dona all’uomo due luci.
Il lume di ragione e la luce della fede soprannaturale. Con il lume della ragione naturale l’uomo legge il progetto di Dio nella natura e nella propria coscienza. Si dimentica spesso che anche la ragione è «luce di Dio»: «La mente dell’uomo è una fiaccola del Signore» (Pr 20,27).
Con il lume di fede apprende il progetto di salvezza di Dio dai profeti e – ultimamente – dal Figlio suo (Eb 1,1-2). Queste due luci, per così dire, si unificano nel Verbo di Dio (Gv 1,4.9). Il Demonio, che è principe delle tenebre, si sforza di spegnere questa luce in tutte le sue forme. «La luce splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno sopraffatta» (Gv 1,5).
Lo sforzo di Satana è di «accecare», di offuscare il lume della ragione e di allontanare dalla luce della fede. Vuole impedirci di “vedere” la vittoria dell’Agnello, di capire che Lui è in grado di togliere i sigilli dal libro della storia e della mia vita, di gioire per questa strepitosa notizia che è il Vangelo.
Il Santo del giorno: Santa Matilde di Hackeborn (o di Helfta) Monaca