« Scese dal monte e molta folla lo seguì. Ed ecco, si avvicinò un lebbroso, si prostrò davanti a lui e disse: “Signore, se vuoi, puoi purificarmi”. Tese la mano e lo toccò dicendo: “Lo voglio: sii purificato!”. E subito la sua lebbra fu guarita. Poi Gesù gli disse: “Guàrdati bene dal dirlo a qualcuno; va’ invece a mostrarti al sacerdote e presenta l’offerta prescritta da Mosè come testimonianza per loro” » (Mt 8,1-4).
Come Mosè era salito sulla montagna per ricevere da Dio la legge ed era disceso dalla montagna per farla conoscere al popolo, così Gesù è salito sul monte per promulgare la Legge nuova con il discorso della montagna ed ora scende per rendere manifesti i suoi effetti mediante dei segni miracolosi (Es 34,29). Gli si avvicina un lebbroso. Il lebbroso non deve avvicinarsi a nessuno per due ragioni: per il pericolo del contagio e per non trasmettere l’impurità legale da cui è affetto. Deve anzi annunciare la sua presenza pericolosa gridando « impuro, impuro » (Lv 13,45-46). Qui il lebbroso invece intuisce di trovarsi davanti ad una persona eccezionale, alla quale avvicinarsi e chiedere la guarigione. La sua fede è robusta e profonda: non dubita minimamente che Gesù lo possa guarire, il suo dubbio verte solo sulla sua volontà di guarirlo, per questo gli chiede: « Signore, se vuoi, puoi purificarmi ». Anche il comportamento di Gesù è sorprendente e scandaloso, perché non soltanto lo lascia avvicinare, ma lo tocca pure. Il miracolo che succede è veramente grande: non soltanto Gesù non viene contaminato, ma è Lui che “contamina” il lebbroso con la sua sublime purezza e lo guarisce. È un messaggio esplicito e chiaro per la nostra nuova evangelizzazione: chi è l’evangelizzatore perfetto? Non chi sa tante cose, ma chi vive il Vangelo. Non che il sapere sia inutile, tutt’altro, ma deve essere un sapere interiore, che parte dal centro della persona, cioè che nasce dal cuore. Se è così allora è efficace, perché “il cuore parla al cuore”. Allora non si deve avere paura di “toccare” le situazioni più difficili e inquinanti, perché la Parola di Dio viva purifica tutto.