« Quando vedrete Gerusalemme circondata da eserciti, allora sappiate che la sua devastazione è vicina. Allora coloro che si trovano nella Giudea fuggano verso i monti, coloro che sono dentro la città se ne allontanino, e quelli che stanno in campagna non tornino in città; quelli infatti saranno giorni di vendetta, affinché tutto ciò che è stato scritto si compia. In quei giorni guai alle donne che sono incinte e a quelle che allattano, perché vi sarà grande calamità nel paese e ira contro questo popolo. Cadranno a fil di spada e saranno condotti prigionieri in tutte le nazioni; Gerusalemme sarà calpestata dai pagani finché i tempi dei pagani non siano compiuti. Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria. Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina » (Lc 21,20-28).
Propongo oggi alla vostra riflessione quello che insegna il Catechismo della Chiesa Cattolica sulla fine del mondo, perché è veramente molto significativo e – soprattutto – in un tema così delicato ha l’autorità della Chiesa cattolica: « Prima della venuta di Cristo, la Chiesa deve passare attraverso una prova finale che scuoterà la fede di molti credenti (cfr. Lc 18,8; Mt 24,12).
La persecuzione che accompagna il suo pellegrinaggio sulla terra (cfr. Lc 21,12; Gv 15,19-20) svelerà il “Mistero di iniquità” sotto la forma di una impostura religiosa che offre agli uomini una soluzione apparente ai loro problemi, al prezzo dell’apostasia dalla verità. La massima impostura religiosa è quella dell’Anti-Cristo, cioè di uno pseudo-messianismo in cui l’uomo glorifica se stesso al posto di Dio e del suo Messia venuto nella carne (cfr. 2Ts 2,4-12; 675 1Ts 5,2-3; 2Gv 1,7; 1Gv 2,18; 1Gv 2,22).
Questa impostura anti-cristica si delinea già nel mondo ogniqualvolta si pretende di realizzare nella storia la speranza messianica che non può esser portata a compimento che al di là di essa, attraverso il giudizio escatologico; anche sotto la sua forma mitigata, la Chiesa ha rigettato questa falsificazione del Regno futuro sotto il nome di “millenarismo”, soprattutto sotto la forma politica di un messianismo secolarizzato “intrinsecamente perverso”.
La Chiesa non entrerà nella gloria del Regno che attraverso quest’ultima Pasqua, nella quale seguirà il suo Signore nella sua morte e Risurrezione (cfr. Ap 19,1-9). Il Regno non si compirà dunque attraverso un trionfo storico della Chiesa (cfr. Ap 13,8) secondo un progresso ascendente, ma attraverso una vittoria di Dio sullo scatenarsi ultimo del male (cfr. Ap 20,7-10) che farà discendere dal cielo la sua Sposa (cfr. Ap 21,2-4).
Il trionfo di Dio sulla rivolta del male prenderà la forma dell’ultimo Giudizio (cfr. Ap 20,12) dopo l’ultimo sommovimento cosmico di questo mondo che passa (cfr. 2Pt 3,12-13) » (nn. 675-677). L’Anticristo sarà dunque una figura diversa da quella che noi ci potremmo immaginare troppo superficialmente… Non parlerà di odio e sfruttamento, di guerra e di sterminio, ma di pace, di uguaglianza, di fraternità…
Il Santo del giorno: San Leonardo da Porto Maurizio Sacerdote