« Il Signore Dio chiamò l’uomo e gli disse: “Dove sei?”. Rispose: “Ho udito la tua voce nel giardino: ho avuto paura, perché sono nudo, e mi sono nascosto”. Riprese: “Chi ti ha fatto sapere che sei nudo? Hai forse mangiato dell’albero di cui ti avevo comandato di non mangiare?”. Rispose l’uomo: “La donna che tu mi hai posto accanto mi ha dato dell’albero e io ne ho mangiato”. Il Signore Dio disse alla donna: “Che hai fatto?”. Rispose la donna: “Il serpente mi ha ingannata e io ho mangiato”. Allora il Signore Dio disse al serpente: “Poiché hai fatto questo, maledetto tu fra tutto il bestiame e fra tutti gli animali selvatici! Sul tuo ventre camminerai e polvere mangerai per tutti i giorni della tua vita. Io porrò inimicizia fra te e la donna, fra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno”. […]. L’uomo chiamò sua moglie Eva, perché ella fu la madre di tutti i viventi » (Gen 3,9-15.20).
Gesù mediante la Croce e la potenza della Risurrezione che dalla Croce si effonde ha sconfitto il Demonio. Però continua a sconfiggerlo nella storia attraverso il suo Corpo che è la Chiesa. Fino all’esito finale, quando tutti i suoi nemici saranno « schiacciati ».
Noi partecipiamo a questa vittoria: Gesù infatti « trasfigurerà il nostro misero corpo per conformarlo al suo corpo glorioso, in virtù del potere che ha di sottomettere a sé tutte le cose » (Fil 3,21). Con la Risurrezione lo Spirito si diffonde innanzitutto nel corpo fisico di Cristo per poi diffondersi in quello mistico.
La configurazione al corpo glorioso è in atto. Si compirà nell’ultimo giorno. Un senso collettivo ha anche la « stirpe del serpente ». Sono i seguaci di Satana: angeli e uomini. Il verbo usato per descrivere la battaglia originata dall’inimicizia è שׁוּף = ‘schiacciare, colpire’.
Viene giustamente tradotto in due modi diversi: schiaccerà, insidierai. Vediamo la scena: una donna schiaccia la testa di un serpente e lui (contemporaneamente) cerca di morderla al calcagno. Un serpente schiacciato, più su del calcagno non va…
Dico “cerca”, perché “sciuf” non vuol dire mordere. La battaglia è terribile ma i colpi non sono uguali: da una parte c’è la vittoria, dall’altra disperati tentativi di contrastarla. Notiamo poi che Dio dice: « Io porrò ». Questa inimicizia la pone Dio. Solo Dio la può porre.
Solo lui può far sì che chi è entrato in amicizia con il Diavolo (questo è il peccato) possa rompere questo “incantesimo”. Se siamo della stirpe di Gesù, siamo per ciò stesso figli di Maria e anche noi riceviamo il potere di schiacciare satana sotto i nostri piedi (cfr. Rm 16,20).