« Voi dunque ascoltate la parabola del seminatore. Ogni volta che uno ascolta la parola del Regno e non la comprende, viene il Maligno e ruba ciò che è stato seminato nel suo cuore: questo è il seme seminato lungo la strada. Quello che è stato seminato sul terreno sassoso è colui che ascolta la Parola e l’accoglie subito con gioia, ma non ha in sé radici ed è incostante, sicché, appena giunge una tribolazione o una persecuzione a causa della Parola, egli subito viene meno. Quello seminato tra i rovi è colui che ascolta la Parola, ma la preoccupazione del mondo e la seduzione della ricchezza soffocano la Parola ed essa non dà frutto. Quello seminato sul terreno buono è colui che ascolta la Parola e la comprende; questi dà frutto e produce il cento, il sessanta, il trenta per uno” » (Mt 13,18-23).
Nell’Antico Testamento Dio è dipinto come il seminatore (Is 55,10-11; Ger 31,27-28; Os 2,25) e il seme è la sua parola che ha in sé la forza di compiere il suo progetto, producendo frutti meravigliosi (Is 55,10-13). In questa parabola il seminatore è Gesù e il seme è la sua parola che proclama il Vangelo del Regno. I differenti tipi di terreno rappresentano le diverse risposte al suo annuncio. C’è chi accoglie la parola senza comprenderla, come fanno i farisei che giungono al punto di accusare Gesù di essere in combutta con il maligno (9,34; 12,24). C’è chi l’accoglie con un entusiasmo immediato ma superficiale, perché, non appena arrivano le tribolazioni, l’abbandonano subito.
Così le folle hanno accolto Gesù con entusiamo (7,28; 9,33; 12,23) ma questo entusiamo è svanito poi durante gli ultimi giorni a Gerusalemme. Alcuni accolgono la parola, ma « la preoccupazione del mondo e la seduzione della ricchezza » la soffocano e le impediscono di portare frutto. Così è stato per i discepoli che si sono lasciati prendere dalle preoccupazioni di questo mondo (6,25-34) e per il giovane ricco che si è allontanato da Gesù a causa dell’attaccamento alle sue tante ricchezze (19,16-22). Ci sono però quelli che accolgono e comprendono. In che cosa consiste il mistero del Regno? È Gesù stesso che, con la sua presenza accolta e assecondata, trasforma i cuori e il mondo.