« Il giorno dopo, la folla, rimasta dall’altra parte del mare, vide che c’era soltanto una barca e che Gesù non era salito con i suoi discepoli sulla barca, ma i suoi discepoli erano partiti da soli. Altre barche erano giunte da Tiberìade, vicino al luogo dove avevano mangiato il pane, dopo che il Signore aveva reso grazie. Quando dunque la folla vide che Gesù non era più là e nemmeno i suoi discepoli, salì sulle barche e si diresse alla volta di Cafàrnao alla ricerca di Gesù. Lo trovarono di là dal mare e gli dissero: “Rabbì, quando sei venuto qua?”. Gesù rispose loro: “In verità, in verità io vi dico: voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dell’uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo”. Gli dissero allora: “Che cosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio?”. Gesù rispose loro: “Questa è l’opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato” » (Gv 6,22-29).
Gesù viene sfidato a compiere di nuovo il miracolo della manna, come Mosè. Gli chiedono un segno di credibilità e, per questo pongono le loro condizioni. Gesù dà certamente un segno che è in collegamento con la manna, ma che va ben oltre il segno della manna. Risponde, ma non alle loro condizioni.
La manna aveva certamente un’origine celeste (è il « il pane dal cielo »), ma non era in grado di portare gli israeliti al loro destino celeste (« I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti » 6,49). Era infatti un cibo deperibile; andava raccolta ogni mattina (Es 16,21) e, se veniva conservata nella notte, imputridiva (Es 16,19-20).
Gesù fa sì che il Padre, che era all’origine anche della manna, doni il pane “vero”, un pane che non deperisce e che comunica la vita eterna. Anche noi, come fecero gli ebrei quando videro per la prima volta quel cibo misterioso, potremmo chiedere: man hu, è questa la manna? (Es 16,15). Gesù ci risponde: « Io sono il pane della vita ».