In quel tempo, disse Gesù alla folla: “ Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Sta scritto nei profeti: “ E tutti saranno istruiti da Dio “. Chiunque ha ascoltato il Padre e ha imparato da Lui, viene a me. Non perché qualcuno abbia visto il Padre; solo colui che viene da Dio ha visto il Padre. In verità, in verità io vi dico: chi crede ha la vita eterna. Io sono il pane della vita. I vostri Padri hanno mangiato la manna del deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia. Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo. (Gv 6, 44 – 51)
Quando un sacerdote inizia la sua attività, oppure un laico inizia un momento associativo, si è così animati di zelo da credere di dover essere lui a cercare le persone lontane da Dio, o che ancora non lo conoscono, per parlare loro di Dio. Con il tempo e l’esperienza ci si rende conto che Cristo stesso gli manda coloro che Lui ha già visitato, che hanno già gustato la sua presenza. I pensieri divini ispirati sono quotidiani. Infatti nel salmo di apertura delle lodi mattutini, nel libro delle ore, ogni giorno si legge: “ Ascoltate oggi la sua voce, non indurite il vostro cuore “. Lasciatevi istruire da Dio, e i suoi pensieri diventeranno i vostri pensieri.
La difficoltà è riconoscere Dio nel prossimo, nella vita di tutti i giorni, e nelle istituzioni ecclesiali. Per questo c’è da fare un passaggio in più: dalla sola fede in Dio, all’esperienza dell’incarnazione, a Dio fra noi, Gesù Cristo. Se il cammino di fede è sincero, all’incontro con Dio incarnato prima o poi ci si arriva. Scrive l’anonimo autore de “ Il pellegrino russo “: E’ come se gli occhi si fossero aperti e vedessero Gesù in ogni cosa. Avrei voluto baciare la terra, abbracciare i fiori, chiunque incontravo… Ogni cosa mi spingeva a dire: Signore Gesù Figlio di Dio abbi pietà di me peccatore!