Da AsiaNews del 17/06/2021
Il governo giapponese dovrebbe comunicare oggi in che modo verrà modificato lo stato di emergenza attualmente in vigore per contrastare la pandemia da Covid-19. La decisione riguarda anche il numero di spettatori ammessi ai grandi eventi, tra cui le Olimpiadi, che inizieranno il 23 luglio. Secondo i media locali il governo nipponico punta a permettere la presenza di 10mila spettatori nazionali.
La decisione riguardo l’allentamento delle misure coinvolgerà 10 prefetture, tra cui quella di Tokyo. Secondo quanto già comunicato dal ministro dell’Economia Yasutoshi Nishimura, l’esecutivo non abolirà in toto lo stato di emergenza, ma cercherà di adottare misure intermedie di “quasi-emergenza”. Un gruppo di esperti ha già approvato il piano del governo e sette prefetture dovrebbero mantenere in vigore le nuove regole fino all’11 luglio.
Nello stato di “quasi-emergenza” il numero di partecipanti agli eventi è fissato a un massimo di 5mila persone oppure alla metà della capienza della struttura che ospita l’evento.
Il consigliere per l’emergenza sanitaria Shigeru Omi ha dichiarato ieri che il numero massimo di spettatori alle manifestazioni potrebbe aumentare fino a 10mila, ma affinché ciò sia possibile, è necessario superare lo stato di “quasi-emergenza”.
Omi e altri esperti hanno elaborato delle raccomandazioni per il governo. Vietare la presenza di pubblico sarebbe l’approccio meno rischioso; se invece gli spettatori dovessero essere ammessi, sarebbe necessario imporre maggiori restrizioni rispetto agli altri grandi eventi. Il Capo segretario di gabinetto Katsunobu Kato ha rifiutato di commentare le proposte.
Poco più di un mese fa in Giappone si registravano 6.331 nuovi casi di Covid-19, mentre ieri se ne sono contati 1.717. Molti temono che l’allentamento delle restrizioni possa far risalire il numero di contagi; secondo i sondaggi la popolazione giapponese resta scettica riguardo la presenza di pubblico alle Olimpiadi per il ritardo della campagna vaccinale nazionale rispetto agli altri Paesi.
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