Il volume, suddiviso in tre capitoli più una introduzione e una prefazione del prof. Ermanno Pavesi, si occupa specificamente di presentare il lavoro culturale e filosofico di Karol Wojtyła prima degli anni del pontificato.
Ne esce la figura di un uomo di pensiero poliedrico che, come pochi, ha saputo navigare sulle tre rotte dell’arte, della filosofia e della religione puntando sempre alla ricerca della verità. Scegliendo l’antropologia e l’etica quali discipline cardine del suo approfondimento, Wojtyla riannoda i sentieri del personalismo tomista intrecciandoli con il metodo fenomenologico, ciò gli consente di illustrare la ricchezza dell’uomo, soprattutto attraverso l’esperienza dell’amore, e di avvertire circa tutto ciò che dalla modernità in poi può disconoscerne e minacciarne la dignità. Allora, secondo l’autore, il pensiero dell’uomo che divenne Giovanni Paolo II, può essere letto come una grande e appassionata difesa dell’umano davanti al costante tentativo gnostico di cambiarne l’essenza.
Perciò viene snodato un confronto tra le più importanti correnti filosofiche della modernità e della post-modernità, dal cartesianesimo alla rivoluzione sessuale del ’68 e dal marxismo all’esistenzialismo ateo, fino a giungere a note circa il transumanesimo e il post-umano. Si scopre che lo sforzo wojtylano – a fronte dell’attuale crisi antropologica – è certamente una risposta contro-rivoluzionaria non semplicemente da conoscere, ma anche da considerare quale strumento importante per ribadire una retta antropologia a fronte delle attuali tendenze dissolutrici dell’umano.
Scrive Fazio: «Se, allora, la rivoluzione antropologica mette le facoltà umane in dialettica tra di loro e punta al ribaltamento gerarchico a scapito della ragione, la filosofia di Wojtyła nell’operare la distinzione e la valorizzazione dei vari elementi li riconduce ad unità. In questo senso, l’operazione di Wojtyła – fermo restando un linguaggio che lo stesso filosofo polacco non ha utilizzato – appare come l’offerta di una serie di considerazioni per impostare una contro-rivoluzione antropologica, ossia di offrire un’alternativa, intellettuale e pratica, ad un orizzonte nichilistico, in cui l’unica forza – con paradosso – del pensiero debole è divenuta una forma demiurgico-magica della tecnologia» (p.224).
Categoria: Saggio
Autore: Daniele Fazio
Pagine: 264 pp
Prezzo: € 18.90
Anno: 2021
Editore: D’Ettoris Editori, Crotone
EAN: 9788893281003