“Guai a voi, che costruite i sepolcri dei profeti, e i vostri padri li hanno uccisi. Così voi testimoniate e approvate le opere dei vostri padri: essi li uccisero e voi costruite. Per questo la sapienza di Dio ha detto: “Manderò loro profeti e apostoli ed essi li uccideranno e perseguiteranno”, perché a questa generazione sia chiesto conto del sangue di tutti i profeti, versato fin dall’inizio del mondo: dal sangue di Abele fino al sangue di Zaccaria, che fu ucciso tra l’altare e il santuario. Sì, io vi dico, ne sarà chiesto conto a questa generazione. Guai a voi, dottori della Legge, che avete portato via la chiave della conoscenza; voi non siete entrati, e a quelli che volevano entrare voi l’avete impedito”.
Quando fu uscito di là, gli scribi e i farisei cominciarono a trattarlo in modo ostile e a farlo parlare su molti argomenti, tendendogli insidie, per sorprenderlo in qualche parola uscita dalla sua stessa bocca. (Lc 11, 47-54)
Essi li uccideranno e li perseguiteranno
Si sa che la verità suscita reazioni violente, ma non sempre. Non ci arrabbiamo se qualcuno ci dà delle informazioni vere sull’orario dei treni, né se ci indica la strada giusta. Uno scienziato o un artista cercano le cose vere. La verità ci rende furiosi quando stiamo facendo qualcosa di male e vogliamo convincere noi stessi e gli altri di essere nel giusto.
In questo caso diventa nostro nemico chiunque voglia farci cambiare idea. I teologi si chiedono quali siano gli effetti del peccato originale. Uno dei principali è l’offuscamento della mente, la coscienza che diventa come un occhio malato che non riesce più a vedere le cose come sono, ma attraverso gli occhiali dell’inganno, come si legge nel “Labirinto del mondo e il paradiso del cuore” di Comenius (Teologo-Filosofo moravo, 1592-1670). Sfortunatamente siamo così abituati alla falsa visione delle cose, che andiamo in cerca di falsi profeti che ci rassicurino che tutto va bene.
Ci vuole molto coraggio, molta forza e l’aiuto di Dio per poter guardare in faccia il volto della realtà. Dopo quanto Gesù ha fatto per noi, si inizia ogni introspezione a partire dal fatto che Dio ti ama, fino alla croce. Se Dio ti ama, amati anche tu, così la pensi come Dio e non ti sbagli. L’amore del Buon Spirito spazza via i problemi dell’autostima. Fai pure emergere in questa santa e riposante indifferenza, tutta la verità della tua realtà. Dio poi ti focalizza in un solo punto, dove provi consolazione e forza di volontà per agire collaborando alla grazia divina. Ci convertiamo conformando a Cristo un punto alla volta, concreto e tangibile, della nostra persona. Il male sempre cede alla grazia di Dio.
(cfr. T. Spidlik – Il vangelo di ogni giorno)