Maria invece stava all’esterno, vicino al sepolcro, e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l’uno dalla parte del capo e l’altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. Ed essi le dissero: “Donna, perché piangi?”. Rispose loro: “Hanno portato via il mio Signore e non so dove l’hanno posto”. Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù, in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù. Le disse Gesù: “Donna, perché piangi? Chi cerchi?”. Ella, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: “Signore, se l’hai portato via tu, dimmi dove l’hai posto e io andrò a prenderlo”. Gesù le disse: “Maria!”. Ella si voltò e gli disse in ebraico: “Rabbunì!” – che significa: “Maestro!”. Gesù le disse: “Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va’ dai miei fratelli e di’ loro: “Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro””. Maria di Màgdala andò ad annunciare ai discepoli: “Ho visto il Signore!” e ciò che le aveva detto. (Gv 20, 11-18)
Non mi trattenere
Gli esegeti del passato cercavano di capire perché Maria di Magdala non potesse toccare Gesù, mentre San Tommaso fu invitato a mettere le mani nei fori dei chiodi e nel costato di Cristo (Gv 20, 27). Probabilmente i sentimenti di Maria erano ancora poco spirituali. Il suo trattenere era ancora molto strettamente fisico, come quello di un bambino che poco alla volta si stacca dalla dipendenza dal corpo della madre. Questo avrebbe condizionato eccessivamente la sua fede. Una visione troppo umana deve trasformarsi in una visione di fede, da cui l’esigenza di una progressione nella fede. Le traduzioni più recenti evitano di affrontare questo tema, ma intanto qui viene sottolineata la corporeità di Cristo. Il Risorto è vivente in spirito, anima e corpo.
“Corpo del Risorto”, che è ben più di un corpo solo rianimato dalla morte. Questo verrà chiarito d’ora innanzi, per cinquanta giorni, durante le apparizioni del Risorto. Però il verbo greco utilizzato nel testo (kaptomai) letteralmente significa “tenere”, nel senso di “trattenere”. Cristo allora chiede a Maria di non trattenerlo, ma piuttosto di andare ad annunciare agli apostoli ciò che ha visto. Ma anche l’altra traduzione, quella non letterale, ha dato occasione agli autori spirituali per una bella riflessione. Cristo risorto è una realtà non paragonabile a quella fisica. Non si tratta di un’esperienza di fede nella testimonianza di coloro che ebbero il privilegio di vedere. Le parole di questa esperienza, riportate dalla Scrittura, composte sotto l’ispirazione dello Spirito Santo, sono parole di Dio. La parola di Dio apre alla conoscenza della verità più di quanto possano farlo gli occhi e tutti i sensi.