«Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: «Vado a prepararvi un posto»? Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi. E del luogo dove io vado, conoscete la via». Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?». Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me »(Gv 14,1-6).
L’anelito dell’uomo alla felicità si realizza nel conseguimento della gloria di Dio per mezzo del compimento della sua santissima volontà che consiste nella nostra santificazione. Dio Padre, creandoci a sua immagine e somiglianza, ha posto in ciascuno di noi un tale desiderio di comunione con Lui che solo uniti a Lui possiamo avere la pace e la gioia della sua eterna felicità. Purtroppo, durante il nostro cammino terreno, perdiamo di vista il nostro fine connaturale della gloria di Dio mediante l’obbedienza filiale e amorevole alla sua volontà e ci attacchiamo alle cose, alle persone e al nostro “io” in modo disordinato cadendo nella tristezza di una vita fatta di effimere felicità o anche false, magari variamente camuffate. Ma in noi rimane pur sempre, nonostante tutto, il desiderio intenso di trovare la strada per raggiungere la meta, come chiedeva Tommaso a Gesù: “come possiamo conoscere la via?”. La risposta immediata di Gesù è molto interessante. Ci riporta infatti alla nostra realtà di figli di Dio creati per conoscerlo, amarlo, servirlo in questa vita per poi goderlo nell’altra in Paradiso.
Bisogna tornare a noi stessi. Non più però nella solitudine della nostra soggettività, bensì nella comunione con l’uomo vero che ha fatto bene ogni cosa, secondo la volontà del Padre suo, in perfetta obbedienza, fino al dono totale di sé come vittima innocente di espiazione dei nostri peccati. Per essere veri uomini che riacquistano la felicità, bisogna entrare in amicizia e sintonia con Gesù, l’uomo-Dio, l’uomo perfetto, che ha rimpiazzato, con l’amore infinito alla santissima volontà del Padre, l’ingiustizia del disamore, del disprezzo e della disubbidienza di noi suoi fratelli ingrati e superficiali. Bellissime, perché verissime e molto significative, le parole della risposta data da Gesù a Tommaso: “Io sono la via, la verità e la vita”.
È sempre più urgente lasciarsi incontrare, perdonare e amare da Lui. Così la sua vita di uomo-Dio, crocifisso e glorioso, diventa la nostra vita: sentiamo la sua pace e la sua gioia che Egli comunica ai suoi sin dal primo giorno della Risurrezione nel suo vero corpo. Stando con Lui sentiamo ogni giorno il desiderio di imitarlo. Ogni giorno siamo illuminati da Lui, Via della luce, felicemente alternativa alle vie buie del mondo: è la Via della sua Chiesa guidata dal suo Vicario, regnante e sedente, il Papa Francesco. Gesù Cristo è la Verità che ci aiuta a diventare liberi (Gv 8,32) nella nuova vita morale di veri figli del Padre. Gesù Cristo è la Vita che ci rende partecipi della sua stessa Vita eterna attraverso i suoi sacramenti. Grazie Gesù, tu sei la nostra vera felicità per sempre, sei l’unico Salvatore!
Sant’ Angelo da Gerusalemme (di Sicilia) Martire, carmelitano