“Non prego solo per questi, ma anche per quelli che crederanno in me mediante la loro parola: perché tutti siano una sola cosa; come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi, perché il mondo creda che tu mi hai mandato. E la gloria che tu hai dato a me, io l’ho data a loro, perché siano una sola cosa come noi siamo una sola cosa. Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell’unità e il mondo conosca che tu mi hai mandato e che li hai amati come hai amato me. Padre, voglio che quelli che mi hai dato siano anch’essi con me dove sono io, perché contemplino la mia gloria, quella che tu mi hai dato; poiché mi hai amato prima della creazione del mondo. Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto, e questi hanno conosciuto che tu mi hai mandato. E io ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere, perché l’amore con il quale mi hai amato sia in essi e io in loro”. (Gv 17, 20-26)
Consola tutti sentire questa parola: “Padre, non prego solo per questi ma anche per quelli che crederanno in me mediante la loro parola” (Gv 17, 20). Gesù ha pregato per noi, in quel momento, e continua a farlo. Forse noi non siamo abbastanza attenti a queste parole: Gesù ha pregato per me! Questo è propriamente fonte di fiducia: Lui prega per me, ha pregato per me….Io immagino – ma è solo una figura – com’è Gesù davanti al Padre, in Cielo. È un sincero orante, prega per noi, prega per me. Cosa vede il Padre? Le piaghe, il prezzo. Il prezzo che ha pagato per noi. Gesù prega per me con le sue piaghe, col suo cuore piagato e continuerà a farlo. Cosa chiede al Padre Gesù in questa preghiera?
Prega per loro perché la vita sia buona, perché abbiano denaro, perché siano tutti felici, perché non manchi loro niente? No. Prega perché tutti siano una cosa sola: Come tu sei in me e io in te (Gv 17, 21). Per l’unità del suo popolo, per l’unità della sua Chiesa. Gesù sa bene che lo spirito del mondo, che è proprio lo spirito di divisione, di guerra, di invidie, di gelosie, anche nelle famiglie, anche nelle famiglie religiose, anche nelle diocesi, anche nella Chiesa per intero, è la grande tentazione. Quella che porta alle chiacchiere, a etichettare, a bollare le persone. Tutti atteggiamenti che questa preghiera chiede di bandire.
(cfr. Papa Francesco – La luce della Parola – Ed Castelvecchi – p.155)
San Beda detto il Venerabile Sacerdote e dottore della Chiesa