Andarono di nuovo a Gerusalemme. E, mentre egli camminava nel tempio, vennero da lui i capi dei sacerdoti, gli scribi e gli anziani e gli dissero: “Con quale autorità fai queste cose? O chi ti ha dato l’autorità di farle?”. Ma Gesù disse loro: “Vi farò una sola domanda. Se mi rispondete, vi dirò con quale autorità faccio questo. Il battesimo di Giovanni veniva dal cielo o dagli uomini? Rispondetemi”. Essi discutevano fra loro dicendo: “Se diciamo: “Dal cielo”, risponderà: “Perché allora non gli avete creduto?”. Diciamo dunque: “Dagli uomini”?”. Ma temevano la folla, perché tutti ritenevano che Giovanni fosse veramente un profeta. Rispondendo a Gesù dissero: “Non lo sappiamo”. E Gesù disse loro: “Neanche io vi dico con quale autorità faccio queste cose”. (Mc 11, 27-33)
L’autorità divina non è paragonabile ad una forza umana naturale. È il potere dell’amore di Dio che crea l’universo e incarnandosi nel Figlio Unigenito, scendendo nella nostra umanità, risana il mondo corrotto dal peccato. Scrive Romano Guardini: “L’intera esistenza di Gesù è traduzione della potenza in umiltà. È la sovranità che si abbassa alla forma di servo” (Il Potere, Brescia 1999, 141-142). Questo è il vero problema dei capi dei sacerdoti degli scribi e degli anziani in Israele. Non erano tanto i miracoli di Gesù a creare problemi, quanto il fatto che i demoni confermavano che il Figlio di Dio si è fatto carne. Essi gridavano infatti: “Tu sei il Figlio di Dio, Tu sei il santo!” . Questo è il centro della questione! Questo scandalizza; il fatto che Dio si è incarnato.
Anche a noi tendono tranelli nella vita; quello che scandalizza nella chiesa è il mistero dell’incarnazione del Verbo. Il tesoro della chiesa viene da Colui che è vero Dio e vero uomo, quindi è opera perfetta nella verità di Dio e perfettamente proposta a noi dal Dio incarnato, che è presente nella Chiesa, su cui – questo gli avversari ben lo sanno – le porte dell’inferno non prevarranno mai. Possiamo compiere nella chiesa tutte le opere sociali che ci vengono proposte, ma se diciamo che lo facciamo nel nome di Cristo, pienezza della verità, emerge spesso l’opera dell’oscuro signore di questo mondo. Chi nega che il Verbo è venuto nella carne, è dell’anticristo. Vera saggezza è chiedere di non lasciarci intrappolare dallo spirito del mondo, che sempre offre proposte civili e ben educate, ma dietro a quelle c’è proprio la negazione del fatto che tutta la verità è già stata crocifissa e risorta e dona il suo Spirito a chi umilmente chiede grazia di salvezza.