In quel tempo, Gesù se ne andava per città e villaggi, predicando e annunciando la buona notizia del regno di Dio.
C’erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria, chiamata Maddalena, dalla quale erano usciti sette demòni; Giovanna, moglie di Cuza, amministratore di Erode; Susanna e molte altre, che li servivano con i loro beni. (Lc 8,1-3)
La parola greca evangelos, significa lieto annuncio. La gioia è uno stato psicologico molto importante, che ci dà la conferma che non viviamo e non lavoriamo invano, e tutto procede per il giusto fine. In questo senso la letizia è lo stato caratteristico dei cristiani. Un cristiano triste è una contraddizione di termini, come se a parole dicesse di credere nel vangelo e nel comportamento mostrasse il contrario. La tristezza è uno dei vizi peggiori, toglie le forze e blocca l’attività. Perciò è bene scacciare la tristezza, magari scherzando e dicendo parole incoraggianti. È come somministrare una pillola contro il mal di testa a qualcuno. La vera letizia nasce quando siamo convinti che anche nelle avversità la nostra vita ha un senso. Questa convinzione ce la può dare solo una ferma fiducia in Dio. La gioia è la stessa cosa della felicità? Un uomo felice vive sempre momenti di gioia? È un problema che non si può risolvere solo dal punto di vista psicologico, e infatti la Bibbia invece del termine felice usa la parola “beato”. Così iniziano i Salmi, “Beato l’uomo che si compiace…della legge del Signore” (Sal 1,1-2), così comincia la predica di Gesù sulla montagna (Mt5, 1ss). San Paolo parla a riguardo di una pace superiore al fluttuare del sentire interiore umano:
“La pace di Cristo, che supera ogni sentimento”. Gli esegeti dicono che in ebraico “beato” è chi ha la certezza di camminare sulla strada giusta. Il cammino può essere accidentato, può venire la pioggia o un sole rovente, ma chi sa di andare nella direzione giusta non torna indietro, non cambia percorso. Questa certezza è il lieto annuncio, l’indicazione del fine per il quale siamo stati creati e che desideriamo dal profondo del cuore. Il lieto annuncio è il Regno di Dio, cioè la realizzazione di tutto il bene ed il bello di cui abbiamo perenne nostalgia.