In quel tempo, Gesù salì sul monte, chiamò a sé quelli che voleva ed essi andarono da lui. Ne costituì Dodici – che chiamò apostoli –, perché stessero con lui e per mandarli a predicare con il potere di scacciare i demòni.
Costituì dunque i Dodici: Simone, al quale impose il nome di Pietro, poi Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni fratello di Giacomo, ai quali diede il nome di Boanèrghes, cioè “figli del tuono”; e Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo, figlio di Alfeo, Taddeo, Simone il Cananeo e Giuda Iscariota, il quale poi lo tradì (Marco 3,13-19).
Il quinto evangelo è il titolo di uno scritto satirico del cardinale Giacomo Biffi (1928-2015). In esso l’autore ridicolizza un certo impiego dei criteri moderni, applicati, ad esempio, al governo della Chiesa cattolica. La scena più incisiva descrive Gesù stesso che, anziché salire (“salire sul monte” richiama la figura stessa di Mosè, quando ricevette le tavole della Legge, ed è l’atteggiamento antico di colui che impartisce un insegnamento importante), scende dal monte e presiede un’assemblea, che elegge i dodici Apostoli.
È frequente la richiesta di “democratizzare” la Chiesa. Ciascun momento storico ha delle peculiari caratteristiche, anche nella forma di governo. La Chiesa accetta le regole in corso nella società del suo tempo, almeno finché non sono direttamente in contrasto con l’ordine naturale e cristiano. Ma non si può restringere in strutture meramente umane il mistero dell’amore divino, e neppure dell’amore umano. L’elezione divina non è un atto amministrativo, che segue un regime autoritario o democratico. È la libera scelta dell’amore, a cui si risponde con la libera scelta dell’amore.
Infatti nel Matrimonio, unione basata sull’amore, si ricorre all’intervento della legge umana solo quando l’amore “è finito”. La vocazione ai ministeri della Chiesa, come il sacerdozio, il diaconato o la carica vescovile, sono rivelazioni dell’amore di Cristo, e con questo spirito vanno accolte. Se a qualcuno sembra ingiusto che Dio scelga liberamente gli uomini per la missione apostolica, la circostanza è equilibrata dal fatto che Dio per la salvezza sceglie tutti. Dal primo all’ultimo, ogni uomo è vicino all’amore speciale di Dio.