Compie dieci anni ma è forse ancora più attuale oggi. «Questo è un libro decisamente fuori moda», scrive Stark nella prefazione.
Secondo l’autore, gli occidentali rischiano di ignorare come si sia formato il mondo moderno e così affronta la lunga storia della civiltà occidentale con un testo arricchito da una importante bibliografia di 46 pagine.
Comincia dal mondo antico, dal 500 a.C., quindi esamina le civiltà dell’epoca, dove sostanzialmente predomina la stagnazione. Fa eccezione “il miracolo greco” con cui arriva il progresso, intellettuale e artistico oltre che tecnologico.
Un aspetto positivo della successiva epoca romana è l‘ascesa del Cristianesimo. A Roma verso il 35 d. C. si era formata una minuscola congregazione cristiana, che crebbe rapidamente grazie alle conversioni. Quando arrivò Paolo c’erano almeno sette comunità ed è probabile che il cristianesimo fosse penetrato nell’aristocrazia romana.
Nella seconda parte del libro, Stark smentisce l’assurdità che «la caduta di Roma avrebbe precipitato l’Europa nei “Secoli Bui”». Il testo prende in esame il progresso iniziato non appena si disintegrò l’impero romano.
Stark smentisce il mito dei secoli bui, una convinzione nata tra gli intellettuali del XVIII secolo, decisi a diffamare il cristianesimo. In particolare, lo studioso americano si sofferma sul progresso tecnologico che si è tradotto nella rivoluzione agricola, come ha descritto lo storico francese Jean Gimpel. Al libro non sfuggono le importanti innovazioni di questi secoli.
Una attenzione particolare è riservata alle Crociate. Anche qui Stark smonta le assurdità di stampo antireligioso che hanno sostenuto certi storici sulle crociate.
Lo scrittore americano si occupa anche della nascita del capitalismo e dimostra come le complesse dinamiche capitalistiche siano nate all’interno del cattolicesimo, precisamente nei monasteri sparsi per tutta l’Europa.
L’ascesa dell’Occidente c’è stata grazie alla fede nel Dio giudaico-cristiano e al libero arbitrio e «la chiave fondamentale per l’ascesa della civiltà occidentale è stata la dedizione di molte delle sue menti più brillanti alla ricerca del sapere».
La prima università fu fondata a Bologna nell’XI secolo, poi vennero tutte le altre.
Inoltre, Stark dimostra con ampia documentazione che i grandi successi scientifici del XVI e XVII secolo «furono il frutto di un gruppo di studiosi molto religiosi, che appartenevano a università religiose, e le cui brillanti conquiste si basavano sull’inestimabile retaggio di secoli di erudizione scolastica».
Un altro tema sviluppato nel libro è quello dell’industria, del commercio e della tecnologia. Polemizzando con certi studiosi, fa notare che è illusorio sostenere che il primato industriale e tecnologico dell’Europa sia apparso soltanto nel XVIII o persino del XIX secolo.
Inoltre, Stark si occupa delle numerose scoperte degli europei. Parte dal Portogallo, che ben presto diventa un’importante potenza marittima, per poi analizzare i viaggi di Cristoforo Colombo nelle nuove terre scoperte e quindi porre l’attenzione sui minuscoli drappelli di conquistadores spagnoli giunti nel Nuovo Mondo.
Colonialismo e Riforma protestante sono le ultime tappe della storia occidentale affrontate dal sociologo delle religioni.
Un libro molto importante, leggibile da chiunque, nonostante la mole.
Categoria: Saggio
Autore: Rodney Stark
Pagine: 648 pp
Prezzo: € 34
Anno: 2017
Editore: Lindau
ISBN: 9788867088003