Nella finale del suo Exameron, sant’Ambrogio si esprime con queste mirabili parole: “ringrazio il Signore Dio nostro che ha creato un’opera così meravigliosa nella quale trovare riposo. Creò il cielo e non leggo che si sia riposato; creò la Terra e non leggo che si sia riposato; creò il sole, la luna e le stelle e non leggo nemmeno allora che si sia riposato. Ma leggo che ha creato l’uomo e a questo punto si è riposato, avendo un essere cui perdonare i peccati .” Sarebbe un grave errore, come tante volte è stato fatto riguardo alla misericordia divina, interpretare queste pur misteriose parole del grande padre della Chiesa nel senso di un Dio creatore che, per dar sfogo alla sua sete di gloria ed onnipotenza abbia voluto creare l’uomo libero di cadere nella miseria del peccato per poi costringerlo ad invocare la Sua misericordia. Che padre misericordioso sarebbe questo? Non c’è alcun dubbio che il peccato esiste perché l’uomo è creato libero; il che comporta fatalmente la possibilità e il rischio per la creatura di dire no alla proposta di amore che le giunge dal suo Creatore. Tuttavia per spiegare la natura del peccato nell’economia del disegno salvifico, eterno ed universale di Cristo crocifisso, la libertà dell’uomo da sola non basta. Altrimenti sarebbe come ammettere che quell’optimum di perfezione che è la Croce di gloria di Gesù dipenderebbe da una libera decisione dell’uomo, quale quella di peccare o non peccare, e non dalla libera volontà di Dio Padre di aver concepito il mondo nell’opera incondizionata di salvezza del suo Unigenito Figlio. Il disegno dunque contempla sì la libertà dell’uomo e non la sua innocenza, ma nel contempo lo stesso disegno è fondato ab origine sulla Misericordia divina che nessun peccato, per quanto abominevole, potrà mai scalfire.
È proprio il volto originario dell’infinita Misericordia, che traspare da questa encomiabile opera di misericordia di don Alessandro Saraco, presbitero dell’Arcidiocesi di Crotone Santa Severina , dal titolo “Se siedo nelle tenebre tu sarai la mia luce”. In essa ci viene spiegato che la storia della Penitenza è una storia che cresce nei secoli nel segno della Misericordia; che tutto il Vangelo è manifestazione di Misericordia; che la Chiesa nei suoi santi confessori è il più grande dono fatto all’umanità dalla Misericordia. E così, nel frattempo che il figlio indugia sulle parole da proferire per essere trattato almeno come uno dei servi, il padre è già lì pronto a gettarsi al suo collo. E così, mentre il malfattore chiede imbarazzato di essere ricordato dal Signore quando sarà nel Suo regno, la Misericordia è già pronta a portarlo con sé in Paradiso quello stesso giorno. Così, allo stesso modo, mentre siamo lì a crogiolarci nel dubbio se mai abbiamo peccato o se mai saremo perdonati, don Saraco ci dice che lui, come tanti suoi confratelli sacerdoti, è già lì ad aspettarci a braccia aperte per trovare la nostra pace.
È un libro per tutti: chi non desidera riconciliarsi con Dio, con i fratelli, con il mondo e dunque con sé stesso?
Categoria: Saggio
Autore: Alessandro Saraco
Pagine: 100 pp
Prezzo: € 12,90
Anno: 2024
Editore: D’Ettoris Editore
EAN: 9788893281447