Esercizi spirituali contro l’intelligenza artificiale
Il volume si sviluppa attraverso un brillante confronto tra la grande tradizione umanistica occidentale (classica e cristiana) e lo strumento dell’Intelligenza artificiale che rischia di diventare un grande abbaglio ideologico nell’ottica di una pseudo-sostituzione della complessità e della ricchezza rappresentata dalla natura umana.
Si snodano così ben nove “esercizi spirituali” per scovare, negli ambiti strategici che riguardano l’umanità – interiorità e conoscenza di sé, genitorialità, amicizia, amore, gioco, scuola, medicina, vita e morte – le carenze e la pericolosità dell’Intelligenza artificiale.
Gli autori, Crippa direttore dei programmi di informazione e comunicazione di Mediaset e Girgenti professore di Storia della Filosofia antica all’Università Vita-Salute San Raffaele, con Socrate, Platone ed Epicuro presentano il quadro ontologico e metafisico in cui si inserisce l’umano. Con Galeno ricordano cosa significhi la cura della sofferenza; con Sant’Agostino toccano la profondità dell’esperienza dell’amore; con Omero l’importanza dell’originalità della narrazione; con Eraclito l’arte del gioco, quale ambito tipicamente umano; con Aristotele la necessità della relazione nell’attività di insegnamento-apprendimento; e infine con Sant’Ignazio di Loyola il mistero della morte cui ogni uomo è destinato e per cui ancor prima in fondo vive e opera.
Anche se qualche affermazione avrebbe bisogno di essere meglio chiosata, le pagine – sostanzialmente divulgative – annoverano anche delle affermazioni coraggiose e contro-corrente, come ad esempio quelle dedicate al triste caso di Indie Gregory in cui emerge chiaramente un orizzonte eugenetico: «[…] la piccola doveva morire perché i numeri dicono che del suo male si “deve” morire […] Quante Indie ci sono al mondo? Quante, secondo la dittatura statistica, è consigliabile che muoiano?» (p. 112).
Così come significative sono le riflessioni circa il narcisismo virtuale e i surrogati delle esperienze amorose. Contro tali tendenze si afferma: «La persona umana non può toccare il centro di se stessa senza congiungersi a Dio ma, allo stesso tempo, non può congiungersi a Dio senza toccare se stessa. […] Non può conoscere Dio senza conoscere sé non può amare Dio senza amare sé. Non si può redire in seipusum senza trans-scendere in seipsum, ma nemmeno si possono trovare le vie della trascendenza senza puntare sulla persona umana come fulcro della leva che ci innalza» (pp. 142-3).
In definitiva, pur considerando che l’Intelligenza artificiale rappresenti una opportunità essa si potrà rivelare veramente tale solo se l’intelligenza umana non smarrisca le sue caratteristiche peculiari appiattendosi su quelle tecnoscientifiche e artificiali. La terapia a tale rischio secondo gli autori è presente nel grande patrimonio della civiltà occidentale, per cui è fondamentale – per non essere travolti da un prodotto delle mani dell’uomo – «un ritorno ai fondamenti della nostra identità spirituale collettiva per guardare avanti» (p. 225).
Consigliato a quanti vogliano comprendere le sfide poste dall’Intelligenza artificiale per trovare soluzioni necessarie di salvaguardia e difesa dell’umano.
Categoria: Saggio
Autore: Mauro Crippa – Giuseppe Girgenti
Pagine: 240 pp
Prezzo: € 18,00
Anno: 2024
Editore: Piemme
Città: Milano
ISBN: 978885669417