Se il tuo fratello commetterà una colpa contro di te, va’ e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; se non ascolterà, prendi ancora con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni. Se poi non ascolterà costoro, dillo alla comunità; e se non ascolterà neanche la comunità, sia per te come il pagano e il pubblicano. In verità io vi dico: tutto quello che legherete sulla terra sarà legato in cielo, e tutto quello che scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo. In verità io vi dico ancora: se due di voi sulla terra si metteranno d’accordo per chiedere qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli gliela concederà. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro” (Mt 18,15-20).
La grande legge del perdono, stabilita da Gesù Cristo, attraversa tutto il Vangelo. Il perdono è necessario per rendere a Dio accetta la preghiera dell’offerta sull’altare da parte del pio ebreo (cfr Mt 5,23s).
Come spiegava Joseph Ratzinger, colui che non si è riconciliato con il fratello offensore non può presentarsi davanti a Dio per un vero atto di culto. Infatti Dio stesso, offeso dai noi suoi figli, divenuti degeneri e ingrati peccatori, è venuto a cercarci con il suo stesso figlio, il quale si è fatto uomo e, con umile amore, prima di donarci se stesso nell’Eucaristia, si è inginocchiato davanti ai suoi discepoli e li ha purificati lavando i loro piedi sporchi.
Proprio perché non sappiamo, ignoriamo, la gravità della colpa dei peccati commessi, è stato necessario il perdono gratuito di Dio misericordioso che, come ribadisce Papa Francesco, è segno non di debolezza, bensì dell’onnipotenza del suo amore che giustifica, ossia realizza la nuova creazione dell’amore che espia la colpa del peccato e rende possibile la vita in pienezza. La colpa è una forza che causa varie ferite e decadenze: perché avvenga la guarigione deve essere smaltita, sanata e superata.
Questa guarigione avviene grazie al perdono di Gesù misericordioso. In comunione con lui diveniamo anche noi, poveri peccatori rinnovati dal suo perdono, capaci di contribuire al rinnovamento di chi ci ha offeso e che, toccato dalla grazia della misericordia di Dio, può decidere anche lui di entrare nel circuito della novità dell’amore divino.
Ai nostri giorni è necessario essere sempre più attenti e vigilanti. Infatti vediamo come la propaganda ideologica rivoluzionaria aggredisce la vita di tutti inoculando la presunzione che ognuno non ha bisogno di Dio, ma si salva da se stesso con i propri mezzi umani e che non esiste il peccato per riparare il quale avvenne la Redenzione che perciò non sarebbe più interessante nell’ottica dell’auto-salvezza. Questa intanto però non sembra a portata di mano, anzi è contraddetta dalle innumerevoli guerre sempre più dilaganti.
Poiché, grandi e piccoli, si tende a vivere senza riferimento a Cristo Via, Verità e Vita, si comincia a disconoscere l’esistenza di colpe per cui chiedere o dare perdono. Chi vincerà mai questo scenario di illusione, mistificazione, disperazione e morte? Lo sappiamo già, con dovizia di puntuali e attuali indicazioni sin dai primi decenni del “secolo breve”: il Cuore Immacolato di Maria e il Cuore di Gesù misericordioso! Basta, per quanto ne sappiamo, consentir loro di essere protagonisti non ultimi della Nuova Evangelizzazione, nelle comunità cristiane, nella famiglia, nelle istituzioni sociali naturali e cristiane con i dovuti requisiti di riforma catechistico-culturale a norma del Magistero fino a Papa Francesco.