“UNA STORIA VERA CHE DEVE ANCORA ACCADERE”
Questa l’efficace sintesi, dell’autore – sceneggiatore per format teatrali e televisivi di successo e di fiction internazionali per ragazzi, e curatore di brillanti rubriche nel social network, nonché, come ama definirsi, “padre di quattro figli (tutti con la stessa moglie)” – presenta il suo romanzo d’esordio, in libreria dal 30 agosto.
In effetti, lo scenario pare essere quello di un mondo già in parte attuale e in possibile via di peggioramento, in un futuro neanche tanto remoto.
I testi di storia sono stati aboliti, la cronologia è stata cambiata in aRF/dRF – prima e dopo la Rivoluzione Francese – e il 1789 è il nuovo anno zero; l’Illuminismo e i principi di uguaglianza, fraternità e libertà sono stati riconosciuti come i valori fondanti il pensiero e l’azione dei “Dodici Saggi”, ossia gli interpreti, non eletti, della volontà popolare.
1984 di Orwell, Il mondo nuovo di Huxley, Blade Runner, I figli degli uomini, Hunger Games, The Giver, sono solo alcuni dei riferimenti letterari e cinematografici inevitabili in cui l’intuizione artistica coglie in via anticipata (profetica?) i caratteri di un mondo possibile, la cui rappresentazione in chiave immaginifica, in tal caso ascrivibile al genere ”distopico”, è una modalità espressiva efficace per un potente richiamo – monito – di verità già presenti.
Impossibile restarne indifferenti.
La storia si sviluppa in un ottimo equilibrio tra il ritmo di un’azione ad alta tensione, che cattura l’attenzione dalla prima all’ultima pagina, e le considerazioni riflessive, mai posticce e sempre ben inserite nella dinamica della narrazione, che, in un costante richiamo di un ”ritorno al reale” – e felicemente senza nulla concedere al “politicamente corretto” – danno spessore a un’opera che, pur piacevolissima, è tutt’altro che di mero intrattenimento.
La precisione con cui sono tratteggiati i vari aspetti dell’habitat in cui si muovono i protagonisti è agghiacciante, proprio perché il racconto non trasmette un esercizio di pura fantasia. Crudo quando occorre, capace di suscitare ribrezzo, disgusto e terrore nei momenti in cui poche immagini e parole fanno percepire l’inferno di un un’umanità smarrita, ed emozioni profonde, come quelle che provocano le parole di un “amore per sempre” e di una preghiera che sembra scritta per chi legge.
In una realtà dove tutto è socialmente e militarmente programmato, selezionato e controllato in base alla fedeltà ai princìpi fissati dal “Governo del Bene Comune e del Desiderio” (anche la proprietà è stata abolita perché ciò che è privato non è controllabile) e del DICAP – “Dipartimento di Civiltà, Atteggiamento e Buon Pensiero” –, la ribellione è la pretesa radicale di un senso al tutto e a sé stesso: chi sono, da dove vengo, dove vado. Che può emergere anche nella meraviglia per la bellezza di un tramonto, che reca la nostalgia di un ignoto – perché censurato – “grande artista dell’universo, che si fosse preso la briga di scatenare la sua fantasia infinita”.
In un’epoca come la nostra, in cui spesso le domande fondamentali della persona sono disincentivate o mortificate, oppure in cui si attribuisce tutto il valore solo alla posizione esistenziale di chi domanda, ma si avverte il timore che qualcuno dia voce anche alle possibili risposte, nella vicenda narrata in questo libro non manca invece chi ha il coraggio di dare un nome e un volto a possibili chiavi di lettura del reale e a risposte a misura d’uomo (peraltro senza mai scadere in un eventuale intento pedagogico, magari un po’ stantìo): “Cristo risorto è stato ucciso una seconda volta, non dalla mancanza di fede, ma da quando hanno eliminato l’uso corretto della ragione”; “il peccato originale è stato sostituito dalla giustificazione socio-psicologica del desiderio edonista“; “il Medioevo in confronto era l’età dell’oro. Peccatori al cospetto di Dio. Oggi sono tutti giusti al cospetto del nulIa”.
Un’agile fiction letteraria che riesce a mettere al centro, in modo avvincente, realtà attuali, scenari futuri possibili e verità perenni. Opera che ben si presterebbe ad un adattamento, purché fedele, ad altri medium comunicativi – graphic novel, cinema – e finale che fa sperare in un seguito.
Categoria: Romanzo
Autore: Giovanni Zola
Pagine: 179 pp
Prezzo: € 17,00
Anno: 2024
Editore: Edizioni Cantagalli
Città: Siena
ISBN: 9791259624611