La nuova nota del Dicastero per la Dottrina della Fede risponde al “poliamore” e ripropone la bellezza della monogamia nel Matrimonio sacramentale, che è una vera comunione di vita
di Mariateresa Colleoni
Il Dicastero per la Dottrina della Fede ha pubblicato il 25 novembre una nota dal titolo Una caro, elogio della monogamia. Nota dottrinale sul valore del matrimonio come unione esclusiva e appartenenza reciproca. L’intento del testo è infatti fornire ai vescovi e ai laici una guida, con intenzione propositiva, che estrae «dalle Sacre Scritture, dalla storia del pensiero cristiano, dalla filosofia e persino dalla poesia, ragioni e motivazioni che spingano a scegliere un’unione d’amore unica ed esclusiva, un’appartenenza reciproca ricca e totalizzante», anche in risposta alle tendenze poliamorose e poligame della contemporaneità.
La Nota riflette sull’unione matrimoniale come un’unica carne, un legame unico e reciproco tra uomo e donna. A partire dalle Scritture, in particolare dalla Genesi e dai Vangeli, il testo si sofferma sul piano originario di Dio, che prevede un’alleanza monogamica tra coniugi che diventano così un’unica realtà ed esistenza. La monogamia non è quindi vista come proibizione ad altri legami, ma come comunione di vita, una donazione totale e reciproca che si manifesta in modo fisico, spirituale ed esistenziale, nella quale ciascuno dei due sposi è comunque visto con dignità e individualità.
La Nota cita diversi passi della tradizione cristiana: teologi, Padri della Chiesa, filosofi, testi del Magistero (fino a Papa Leone XIV), poeti che hanno valorizzato quest’idea: l’unità e l’esclusività coniugale sono il fondamento del matrimonio autentico. Non si nasconde che in diversi contesti, in passato, la poligamia sia stata praticata, ma si sottolinea come la sola monogamia sia conforme al disegno divino poiché vi è un’indissolubile comunione di coppia che incarna il legame tra Cristo e la Chiesa.
Il testo sottolinea poi che l’intento del Dicastero non è la discussione dell’indissolubilità o della procreazione, ma analizzare approfonditamente il valore dell’unità matrimoniale. Si vuole quindi invitare i fedeli a riscoprire la bellezza e la profondità di un’unione esclusiva, non perché imposta come vincolo, ma in quanto occasione concreta di relazione feconda, integrale e profondamente umana.
Il documento si presenta dunque come un’analisi dettagliata che restituisce la bellezza dell’unità coniugale, non basandosi sulle sole Scritture o sulla Tradizione, ma proponendo ai fedeli una preziosa occasione di riflessione e solide basi per la discussione sulla monogamia.
La conclusione riporta una citazione dall’enciclica Amoris laetitia di Papa Francesco: «il meglio è quello che non è stato ancora raggiunto, il vino maturato col tempo», che invita gli sposi a rinnovare l’impegno nella bellezza dell’unità coniugale e tutti i fedeli a ricordarsene.
Domenica, 30 novembre 2025
