« Ed essi narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane. Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: “Pace a voi!”. Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse loro: “Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho”. Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi. Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: “Avete qui qualche cosa da mangiare?”. Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro. Poi disse: “Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi”. Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture e disse loro: “Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni” » (Lc 24,35-48).
I primi cristiani hanno diffuso l’annuncio di un fatto. Euangelion vuol dire buona notizia, annuncio di un fatto gioioso (nel significato antico: di una vittoria). Senza fatto non c’è Vangelo, quindi non c’è Cristianesimo. L’evento inaudito è che Dio si è fatto uomo, “carne”, per noi. Mediante la carne ci ha salvato e nella carne è risuscitato, trasfigurandola e rinnovandola completamente.
La vita terrena di Gesù è stata molto concreta: ha vissuto con gli uomini condividendo con noi la corporeità umana con tutte le sue debolezze (tranne il peccato). La sua resurrezione è continuata in questa logica: non ha annientato il corpo, ma lo ha rinnovato e trasformato. Il paradiso non sarà (non è!) una realtà immateriale, ma questo mondo interamente rinnovato. « Fin dagli inizi, la fede cristiana nella risurrezione ha incontrato incomprensioni ed opposizioni [cfr. At 17,32; 1Cor 15,12-13].
“In nessun altro argomento la fede cristiana incontra tanta opposizione come a proposito della risurrezione della carne” [Sant’Agostino, Enarratio in Psalmum 88, 2, 5: CCL 39, 1237 (PL 37, 1134)]. Si accetta abbastanza facilmente che, dopo la morte, la vita della persona umana continui in un modo spirituale. Ma come credere che questo corpo, la cui mortalità è tanto evidente, possa risorgere per la vita eterna? » (Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 996). Gesù risorto non è un fantasma!
Il Santo del giorno: San Marco, Evangelista