« In quel momento si avvicinarono alcuni farisei a dirgli: “Parti e vattene via di qui, perché Erode ti vuole uccidere”. Egli rispose loro: “Andate a dire a quella volpe: “Ecco, io scaccio demòni e compio guarigioni oggi e domani; e il terzo giorno la mia opera è compiuta. Però è necessario che oggi, domani e il giorno seguente io prosegua nel cammino, perché non è possibile che un profeta muoia fuori di Gerusalemme”. Gerusalemme, Gerusalemme, tu che uccidi i profeti e lapidi quelli che sono stati mandati a te: quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come una chioccia i suoi pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto! Ecco, la vostra casa è abbandonata a voi! Vi dico infatti che non mi vedrete, finché verrà il tempo in cui direte: Benedetto colui che viene nel nome del Signore! ” » (Lc 13,31-35).
Gesù non è andato a Gerusalemme una volta sola, ma più volte ha predicato in essa e si attribuisce senza problemi il ruolo di Dio stesso: « quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come una chioccia i suoi pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto! Ecco, la vostra casa è abbandonata a voi! ».
Qui l’amore di Dio, incarnato in Gesù, assume dei tratti materni, come l’amore di una chioccia che vuole raccogliere i suoi pulcini. Dio abbandona Gerusalemme a se stessa, nel senso che la sua offerta di amore e di misericordia è rifiutata, ma il suo abbandono non è completo e definitivo: infatti Israele rimarrà fino al ritorno di Gesù.
Allora, al suo ritorno, sarà riconosciuto come Messia e adorato come Figlio di Dio. Qui Luca anticipa chiaramente quello che il suo maestro san Paolo dirà in Rm 9-11. « Ora io dico: forse inciamparono per cadere per sempre? Certamente no. […]. Se la loro caduta è stata ricchezza per il mondo e il loro fallimento ricchezza per le genti, quanto più la loro totalità [πλήρωμα: “partecipazione piena”]! […].
Se infatti il loro essere rifiutati è stata una riconciliazione del mondo, che cosa sarà la loro riammissione se non una vita dai morti? » (Rm 11,11-15)..
Il Santo del giorno: San Quintino, martire