A Vallo della Lucania, presso l’Istituto Filosofico-Teologico SS. Cirillo e Metodio, una settimana di approfondimento di un tema di oggettivo interesse e di sempre maggiore attualità.
Studiati in un seminario
«I nuovi movimenti religiosi»
Dal 1° al 5 marzo 1988, presso l’Istituto Filosofico-Teologico SS. Cirillo e Metodio di Vallo della Lucania, in provincia di Salerno, si è tenuto un seminario su I nuovi movimenti religiosi, riservato agli alunni dell’Iistituto stesso e a un gruppo di docenti e di laureati provenienti da diverse località italiane e interessati all’approfondimento del tema. Presieduto dal vescovo, S.E. mons. Giuseppe Casale, il seminario si è aperto il 1° marzo con un incontro pubblico presso l’Auditorium del Museo Diocesano. Dopo un’introduzione del presule, il dottor Massimo Introvigne, di Alleanza Cattolica, ha esposto gli obbiettivi e la metodologia del corso — di cui ha svolto il ruolo di coordinatore scientifico — e ha messo in luce le difficoltà che incontra chi voglia definire esattamente termini come «setta», «culto» o «nuove religioni». Ha preso quindi la parola il professor Jean-Francois Mayer, ricercatore presso il Fondo Nazionale Svizzero per la Ricerca Scientifica, che ha proposto una tipologia dei nuovi movimenti religiosi e ha accennato alle motivazioni del successo della «religiosità parallela», che non nasce all’improvviso ma che trova un terreno di preparazione in un insieme di interessi, di letterature, di librerie e di subculture che formano il cosiddetto cultic milieu.
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La giornata del 2 marzo è stata dedicata all’esame delle origini, della storia e delle dottrine dei Testimoni di Geova: ne ha trattato don Ernesto Zucchini, promotore — con altri — di numerose iniziative sull’argomento, di carattere sia scientifico che pastorale.
Il 3 marzo è stato riservato ai mormoni e alla Scienza Cristiana, la cui storia e la cui dottrina sono state esposte in parte dal dottor Massimo Introvigne e in parte dal professor Jean-Francois Mayer.
Il 4 e il 5 marzo è stato affrontato il problema delle sette di origine cristiana, delle quali gli stessi due docenti hanno proposto il primo un’articolata tipologia e il secondo la trattazione di alcuni filoni e aspetti particolari.
Il 5 marzo sono stati esaminati nuovi movimenti religiosi di origine non cristiana, alcuni di importazione orientale, altri di invenzione occidentale.
Il seminario si è concluso ufficialmente il 4 marzo con un secondo incontro pubblico, nel corso del quale il dottor Massimo Introvigne ha riassunto i lavori svolti e mostrato i legami fra la «nuova religiosità» e la gnosi come risposte alternative alla religione propriamente detta, a una «domanda di sacro» che emerge prepotentemente anche nelle epoche di secolarizzazione, denunciando — fra l’altro — l’origine laicistica di molti aspetti del moderno «movimento anti-sette». Don Ernesto Zuchini ha svolto considerazioni di carattere pastorale sui Testimoni di Geova e sulle iniziative che dovrebbero essere intraprese per meglio comprendere il fenomeno e per reagire a esso. Il professor Jean-Francois Mayer ha cercato di rispondere alla domanda sul perché oggi le nuove religioni attirino tanti adepti, non solo fra i giovani, e ha insistito sul fatto che un certo disorientamento all’interno delle Chiese e delle comunità maggioritarie apre la strada a un riorientamento verso altre forme di religiosità sia antica — ma nuova in Occidente — come l’islam, l’induismo o il buddismo, sia propriamente «nuova». Quindi mons. Giuseppe Casale ha presentato un’iniziativa intesa a dare carattere permanente a una forma di ricerca scientifica trascurata ma necessaria: il CESNUR, il Centro Studi sulle Nuove Religioni, che sarà presieduto dallo stesso presule, diretto dal dottor Massimo Introvigne e assistito da un comitato scientifico internazionale, in cui siederanno rappresentanti di prestigiose università di vari paesi, dove esistono centri specializzati in questo genere di studi, e di cui il professor Jean-François Mayer sarà il coordinatore. Il nuovo centro — ha sottolineato il vescovo — si propone tra l’altro come servizio di carattere scientifico-accademico alle iniziative con finalità anche pastorali già esistenti nel settore, fra le quali ha particolarmente elogiato il GRIS, il Gruppo di Ricerca e di Informazione sulle Sette, auspicandone una sempre maggiore diffusione in tutto il territorio nazionale.