« Giunsero sua madre e i suoi fratelli e, stando fuori, mandarono a chiamarlo. Attorno a lui era seduta una folla, e gli dissero: “Ecco, tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle stanno fuori e ti cercano”. Ma egli rispose loro: “Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?”. Girando lo sguardo su quelli che erano seduti attorno a lui, disse: “Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre” » (Mc 3,31-35).
La situazione di Maria, che deve fare la fila per parlare con il suo figliolo e che riceve una risposta apparentemente così sgarbata (cfr. anche Gv 2,4) è molto significativa: essa vive tutto con una fede umile, rispettosa e intelligente.
Cerca di capire secondo il suo stile: « Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore » (Lc 2,19). Essere devoti di Maria vuol dire soprattutto far proprio, con coraggio, il suo stile. Anche la Chiesa (che fa tutt’uno con Gesù) in certi momenti ci può sorprendere e perfino scandalizzare.
Il vero figlio di Maria, si astiene però da ogni giudizio avventato; sta invece a guardare tutto con fede e quindi con grande attenzione. Riflette su quanto succede e, collegando nel suo cuore gli eventi presenti tra di loro e con quelli passati, cerca umilmente di capire.
Perché vuole capire? Per un unico scopo: per unire liberamente e consapevolmente la sua volontà alla volontà di Dio: « chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre ».
Il Santo del giorno: San Tommaso d’Aquino, Dottore della Chiesa