« Chi viene dall’alto è al di sopra di tutti; ma chi viene dalla terra, appartiene alla terra e parla secondo la terra. Chi viene dal cielo è al di sopra di tutti. Egli attesta ciò che ha visto e udito, eppure nessuno accetta la sua testimonianza. Chi ne accetta la testimonianza, conferma che Dio è veritiero. Colui infatti che Dio ha mandato dice le parole di Dio: senza misura egli dà lo Spirito. Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa. Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; chi non obbedisce al Figlio non vedrà la vita, ma l’ira di Dio rimane su di lui » (Gv 3,31-36).
Fede e fedeltà sono come due facce della stessa moneta, in modo tale che il vero opposto di fede, non è tanto ‘incredulità’ quanto ‘disobbedienza’. Chi si comporta male si sottopone con le sue azioni alla “vendetta dell’essere”. Posto che l’essere non è disordinato e caotico, ma ha una struttura ben precisa, chi si comporta in contrasto con questa struttura si costruisce con la sue mani l’inferno.
Questa è « l’ira di Dio ». Queste conseguenze terribili possono essere evitate solo affidandoci, nell’obbedienza della fede, a Gesù, il cui nome significa YHWH salva, cioè “Egli è” (la pienezza dell’essere, che sola può riaggiustare l’essere stravolto dal peccato) “salva” per amore e misericordia. Chi non obbedisce al Figlio rimane nel circolo inevitabile dell’ira. Crediamo, obbediamo, a Gesù!
Il Santo del giorno: San Giorgio, martire