« Questo è il messaggio che abbiamo udito da lui e che noi vi annunciamo: Dio è luce e in lui non c’è tenebra alcuna. Se diciamo di essere in comunione con lui e camminiamo nelle tenebre, siamo bugiardi e non mettiamo in pratica la verità. Ma se camminiamo nella luce, come egli è nella luce, siamo in comunione gli uni con gli altri, e il sangue di Gesù, il Figlio suo, ci purifica da ogni peccato. Se diciamo di essere senza peccato, inganniamo noi stessi e la verità non è in noi. Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto tanto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità. Se diciamo di non avere peccato, facciamo di lui un bugiardo e la sua parola non è in noi. Figlioli miei, vi scrivo queste cose perché non pecchiate; ma se qualcuno ha peccato, abbiamo un Paràclito presso il Padre: Gesù Cristo, il giusto. È lui la vittima di espiazione per i nostri peccati; non soltanto per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo » (1Gv 1,5-2,2).
Dio è amore e felicità eterna e ha creato esseri liberi, mosso dal desiderio di espandere il suo amore e la sua felicità in altri soggetti. L’amore infatti richiede libertà. Il male si è purtroppo diffuso nel mondo causato da un cattivo uso della libertà.
Davanti a questo disastro Dio non ha reagito distruggendo la sua opera, ma il suo intervento ha come fine la salvezza. La sua “strategia” ha fatto sì che il suo intervento dall’alto si accompagnasse e si congiungesse, nella pienezza dei tempi ad una storia terrena: è il mistero dell’Incarnazione. « Se Dio Padre onnipotente, Creatore del mondo ordinato e buono, si prende cura di tutte le sue creature, perché esiste il male?
A questo interrogativo tanto pressante quanto inevitabile, tanto doloroso quanto misterioso, nessuna rapida risposta potrà bastare. È l’insieme della fede cristiana che costituisce la risposta a tale questione: la bontà della creazione, il dramma del peccato, l’amore paziente di Dio che viene incontro all’uomo con le sue Alleanze, con l’Incarnazione redentrice del suo Figlio, con il dono dello Spirito, con il radunare la Chiesa, con la forza dei sacramenti, con la vocazione ad una vita felice, alla quale le creature libere sono invitate a dare il loro consenso, ma alla quale, per un mistero terribile, possono anche sottrarsi.
Non c’è un punto del messaggio cristiano che non sia, per un certo aspetto, una risposta al problema del male » (Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 309). Accogliamo liberamente il Signore che viene, il Giusto e il Salvatore: diventeremo giusti e saremo salvi.
Il Santo del giorno: Santa Caterina da Siena, vergine, dottore della Chiesa, patrona d’Italia e d’Europa