« Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l’amore è da Dio: chiunque ama è stato generato da Dio e conosce Dio. Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore. In questo si è manifestato l’amore di Dio in noi: Dio ha mandato nel mondo il suo Figlio unigenito, perché noi avessimo la vita per mezzo di lui. In questo sta l’amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati. Carissimi, se Dio ci ha amati così, anche noi dobbiamo amarci gli uni gli altri. Nessuno mai ha visto Dio; se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi e l’amore di lui è perfetto in noi. In questo si conosce che noi rimaniamo in lui ed egli in noi: egli ci ha donato il suo Spirito. E noi stessi abbiamo veduto e attestiamo che il Padre ha mandato il suo Figlio come salvatore del mondo. Chiunque confessa che Gesù è il Figlio di Dio, Dio rimane in lui ed egli in Dio. E noi abbiamo conosciuto e creduto l’amore che Dio ha in noi. Dio è amore; chi rimane nell’amore rimane in Dio e Dio rimane in lui » (1Gv 4,7-16).
Qui troviamo un’affermazione centrale nella rivelazione di Dio: Dio è amore! Essa riassume tutto quello che dobbiamo capire e fare. È talmente importante che corriamo oggi il rischio – soprattutto noi cristiani – di darla per scontata. L’importante è amare: è ovvio. Ma sappiamo veramente in che cosa consiste l’amore o crediamo solo di saperlo? La parola è diffusissima.
È sulle labbra di tutti. La troviamo in tutti i contesti e in tutte le situazioni. Ma che cosa significa per tanti amare? Credo che l’amore come è inteso da tanti si possa riiassumere così: mi piaci, ti prendo, ti uso e ti getto… Ma questo è proprio l’esatto contrario dell’amore! Dove si può imparare il vero amore? Non lo si impara a scuola, sui libri, facendo dei “corsi”, lo si impara essendo amati.
Normalmente l’uomo ha fatto l’esperienza dell’amore già prima di “nascere” nel caldo seno della mamma, dove ha percepito, prima ancora di riflettere, il ritmo di un cuore che batteva assieme al suo. Purtroppo sappiamo che questo amore può essere tradito, contraffatto, distrutto. In ogni peccato in radice c’è la contraffazione dell’amore. Che cos’è la vita senza amore, o con un amore contraffatto, falso, letteralmente “idolatrico”, cioè fatto di pura apparenza, ma vuoto di realtà? Che cos’è la vita senza amore? È “inferno”. Nell’umiltà che spesso le drammatiche conseguenze dei nostri stessi sbagli possono contribuire a far sorgere nel nostro cuore, ci possiamo render conto che non siamo capaci di amare.
L’amore che Gesù ha dimostrato per ciascuno di noi – per me! – è lo svelamento del vero Amore che mi precede, mi avvolge e letteralmente mi “assedia” (συνέχει 2Cor 5,14). In fondo che cosa devo fare? Niente di più e niente di meno che arrendermi…
IL SANTO DEL GIORNO*: SAN PIETRO CRISOLOGO, VESCOVO DI RAVENNA E DOTTORE DELLA CHIESA