« Dico la verità in Cristo, non mento, e la mia coscienza me ne dà testimonianza nello Spirito Santo: ho nel cuore un grande dolore e una sofferenza continua. Vorrei infatti essere io stesso anàtema, separato da Cristo a vantaggio dei miei fratelli, miei consanguinei secondo la carne. Essi sono Israeliti e hanno l’adozione a figli, la gloria, le alleanze, la legislazione, il culto, le promesse; a loro appartengono i patriarchi e da loro proviene Cristo secondo la carne, egli che è sopra ogni cosa, Dio benedetto nei secoli. Amen.» (Rm 9,1-5).
Da Marcione a von Harnak si è affacciata spesso la tentazione di disfarsi dell’Antico Testamento come di un fastidioso “ingombro”. Sappiamo che la Chiesa “grazie a Dio” vi ha resistito. Ciò non toglie che la persistenza storica di Israele risultava essere sempre di più incomprensibile. Non così tanto però da non percepire che era un evento di natura provvidenziale.
La teologia agostiniana del “popolo testimone” lo attesta. Ora se l’antica alleanza è venuta meno, Israele non esiste più e viceversa: se Israele esiste ancora, allora l’Alleanza non è venuta meno. Israele infatti non è un popolo come gli altri. La sua natura di popolo è ultimamente soprannaturale, “ecclesiale”. Nasce da una convocazione, la convocazione di Dio.
Se questa convocazione viene meno, viene meno il suo risultato, ma se il risultato permane ciò significa che la convocazione è ancora in atto. San Paolo parla di una futura conversione di Israele.
Anche questo presuppone una sua permanenza. Se Israele è nel frattempo sparito chi si convertirà? « […] a loro sono state affidate le rivelazioni di Dio. Che dunque? Se alcuni non hanno creduto, la loro incredulità può forse annullare la fedeltà di Dio? Impossibile! » (Rm 3,2-4; cfr 2Tim 2,13). « Essi sono Israeliti e possiedono l’adozione a figli, la gloria, le alleanze, la legislazione, il culto, le promesse, i patriarchi; da essi proviene Cristo secondo la carne, egli che è sopra ogni cosa, Dio benedetto nei secoli » (Rm 9,4-6).
È nella storia e mediante la storia che Dio ci salva. La prima storia da osservare con attenzione davanti a Dio è la nostra vita. Dobbiamo assolutamente evitare che diventi “quella cosa che ti succede mentre tu sei impegnato a pensare ad altro”.
IL SANTO DEL GIORNO: SANTA TERESA BENEDETTA DELLA CROCE (EDITH STEIN), VERGINE E MARTIRE CARMELITANA, PATRONA D’EUROPA