« Nessuno di noi, infatti, vive per se stesso e nessuno muore per se stesso, perché se noi viviamo, viviamo per il Signore, se noi moriamo, moriamo per il Signore. Sia che viviamo, sia che moriamo, siamo del Signore. Per questo infatti Cristo è morto ed è ritornato alla vita: per essere il Signore dei morti e dei vivi » (Rm 14,7-9).
Se siamo veramente cristiani, la nostra vita non ci appartiene più. Ormai siamo del Signore. Non siamo dunque più liberi? Siamo diventati schiavi di Gesù? No! È vero il contrario.
Noi credevamo di essere liberi, mentre in realtà eravamo schiavi dei nostri peccati. Gesù morendo e risorgendo è stato il nostro liberatore, ci ha redento pagando il nostro prezzo, quel prezzo che noi non saremmo stati assolutamente capaci di pagare.
Essere “schiavi” di Gesù vuol dire in realtà essere liberi. Naturalmente dobbiamo accettare questa servitù liberante. Doniamo a Gesù la nostra libertà. Doniamogliela liberamente e diventeremo veramente e definitivamente liberi! «Accetta, Signore, tutta la mia libertà.
Prendi la mia memoria, il mio intelletto e tutta la mia volontà. Tutto quello che ho e che possiedo tu me lo hai dato: a te tutto io rendo. È tutto tuo, fanne quello che vuoi. Dammi solo l’amore di te e la tua grazia, perché questa mi basta» (Sant’Ignazio di Loyola, Esercizi Spirituali, n. 234).
IL SANTO DEL GIORNO: SAN GIOVANNI CRISOSTOMO, VESCOVO E DOTTORE DELLA CHIESA