
L’apertura alle adozioni per single, la violenza delle ex cariche dello Stato, una circolare per ribadire l’ovvio
di Luca Bucca
– La recente sentenza 33/2025 della Corte Costituzionale ha dichiarato illegittima la norma che vieta l’adozione internazionale di minori da parte di persone single. Per i non “addetti ai lavori” possono risultare complessi e di non facile comprensione gli aspetti tecnico-giuridici della questione e la gravità di una pronuncia del genere. Proviamo a semplificare la questione. Nell’adozione l’interesse da salvaguardare è sempre quello del minore e non è accettabile riconoscere il diritto di un adulto ad avere un bambino a ogni costo. La posta in gioco è alta e potrebbe aprire le porte a ulteriori pericolose concessioni. L’unica strada percorribile è quella del buon senso, che già il diritto romano sintetizzava nella locuzione adoptio naturam imitatur.
– Romano Prodi, infastidito da una domanda della giornalista Lavinia Orefici, la aggredisce verbalmente e le tira i capelli. Reazioni da parte delle femministe? Nessuna. Solidarietà da parte dell’Ordine dei giornalisti? Non pervenuta. Successivamente Fausto Bertinotti rincara la dose, affermando che avrebbe voluto tirare un oggetto contundente al Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Presa di distanza da parte delle opposizioni? Neanche per sogno, anzi. Evidentemente c’è chi può permettersi tutto, godendo di un completo salvacondotto.
– Ribadire l’ovvio: la lingua italiana ha le sue regole e non è possibile cambiarle in ossequio alle ideologie. Per questo si è resa necessaria la circolare del Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, che vieta l’utilizzo di asterischi e schwa nelle comunicazioni istituzionali degli istituti scolastici. Precisazione opportuna e necessaria per correggere l’uso di questi grafemi, che svelano una mentalità sempre più diffusa, non solo nelle scuole, per scardinare la quale non basterà certo una circolare, ma azioni culturali ben più profonde.
Mercoledì, 26 marzo 2025