Da Avvenire del 9/04/2023
Proibire le processioni della Settimana Santa ha rappresentato una chiara «violazione della libertà religiosa». Pertanto, l’Alto commissariato Onu per i diritti umani ha chiesto al governo di Daniel Ortega di consentire ai fedeli di celebrare almeno la Pasqua. Le Nazioni Unite, inoltre, hanno rinnovato l’appello per il rilascio del vescovo Rolando Álvarez, in cella con una condanna a 26 anni per «incitamento alla sovversione ». A causa dell’ordine a confinare le manifestazioni religiose all’interno delle parrocchie, ben 3.176 cortei quaresimali sono stati annullati secondo i dati della ricercatrice Martha Patricia Molina solo degli ultimi giorni. « Il bando è in contrasto con l’articolo 29 della Costituzione il quale garantisce il rispetto della libertà di coscienza e impedisce a misure coercitive di ledere tale diritto», ha spiegato Molina. Le autorità, però, sono state inflessibili. Varie chiese sono state messe sotto stretta vigilanza e, spesso, circondate dalle forze di polizia.Dal primo aprile, inoltre, nove persone sono state arrestate per avere partecipato agli eventi della Settimana Santa, come ha denunciato il sistema di monitoraggio Azul y Blanco. Tra i fermati anche il giornalista Víctor Ticay, collaboratore di Canal 10 , «colpevole» di aver seguito una processione mercoledì a Nandaime, cittadina a una settantina di chilometri da Managua. Il reporter si trova, in base alle prime ricostruzioni, recluso nel carcere di massima sicurezza di El Chipote, nella capitale, senza accuse precise a suo carico. Altre cinque persone hanno subito minacce mentre per cinque volte gli agenti hanno impedito con la forza lo svolgimento delle celebrazioni.