Di Marco Respinti da Libero del 15/11/2023
Päivi Räsänen è innocente. Ieri il tribunale di appello di Helsinki ha fatto cadere le accuse di incitamento all’odio etnico contro l’ex ministro finlandese dell’Interno, nonché presidente dei Suomen Kristillisdemokraatit (i democratici cristiani). In base alla Sezione 10 del capitolo 11 del Codice penale finlandese, che regola il reato di «etninen levottomuus», rischiava fino a due anni di carcere. Le accuse risalgono al 2019 per il pamphlet Mieheksi ja naiseksi hän heidät loi, «Maschio e femmina li creò». Che però era stato pubblicato nel 2004. Ci sono voluti, cioè, ben 15 anni prima che qualcuno scorgesse una presunta fobia contro omosessuali e trans nel versetto 27 del capitolo 1 della Genesi usato per il titolo. La Räsänen, 63 anni, luterana, madre di 5 figli e nonna di 11 nipoti, lo aveva scritto con il vescovo luterano Juhana Pohjola per ribadire la concezione cristiana del matrimonio in polemica con la Chiesa luterana del Paese, la quale stava mandando a Patrasso dottrina e catechismo per abbracciare l’ideologia Lgbt+. Nel 2021 quel testo, e altre frasi pubbliche analoghe, bastarono per trascinare l’ex ministro in un processo ridicolo e surreale volto in realtà a colpire la libertà religiosa. Tant’è che nel 2022 la Corte distrettuale finlandese l’assolse all’unanimità. L’accusa, che era poi ricorsa in appello, alla fine si è però schiantata. Se dunque in Finlandia i cristiani possono ancora dire che le persone sono o maschi o femmine senza finire a vedere il sole a scacchi, in Scozia tira altra aria. La deputata Lisa Cameron, eletta a Westminster nel 2015, 2017 e 2019, ha abbandonato lo Scottish National Party per raggiungere i Conservatori, disperata per il clima di «bullismo tossico» (parole sue alla Bbc) che in quella formazione si respira contro i cristiani. La Cameron, specialista in Psicologia clinica prestata alla politica e cristiana evangelicale della Free Church of Scotland, è tranchant contro quell’aborto e quell’ideologia trans che invece l’Snp difende. Certi cantori di kilt e cornamuse faticano ad ammetterlo, ma l’Snp è così: incline al socialismo da sempre e da tempo prono alle avanguardie gender. Nel luglio 2020 la Cameron lamentò persino minacce di morte dopo avere votato, unica dell’Snp, con la minoranza che cercava di impedire la criminalizzazione della preghiera davanti alle cliniche abortiste. Sedendo tra i Conservatori, la deputata ha aggiunto che comunque fra i Laburisti non sarebbe potuta andare, ancora e sempre per l’astio anticristiano che si respira pure lì. Anche il marito, Mark Horsham, si è dimesso da consigliere dell’Snp.