Il processo di secolarizzazione che interessa lOccidente non è irreversibile, né esteso a tutto il mondo. Questa lopinione dello studioso Philip Jenkins, autore delllopera “La prossima cristianità. Lavvento del cristianesimo globale”, recensito e commentato da Massimo Introvigne nel numero 310 di Cristianità (anno XXX, marzo-aprile 2002), organo ufficiale di Alleanza Cattolica (casella postale 185 – 29100 Piacenza; internet: <www.alleanzacattolica.org>; indirizzo di posta elettronica: <info@alleanzacattolica.org>), in distribuzione in questi giorni. Di certo sottolinea Introvigne, dal punto di vista quantitativo gli scenari futuri non vedono in prospettiva un superamento del cristianesimo da parte dellislam e si può addirittura parlare di nuove cristianità africane e asiatiche.
Una storia quasi del tutto ignorata è quella ripercorsa da Francesco Pappalardo nel suo “Il declino di una tradizione militare. Aristocratici italiani e guerre europee” 1560-1800″, in cui lautore, recensendo lomonima opera dello storico canadese Gregory Hanlon, rievoca il valore dei combattenti italiani nella difesa della Cristianità dalle eresie e dallislam, fino alla smilitarizzazione della società in seguito alla Rivoluzione francese.
Recensendo il volume Storia di Rahw al-Qurasi, un discendente di Maometto che scelse di divenire cristiano, Giovanni Cantoni ricorda il martirio di un apostata dallislam, santAntonio Neomartire, convertito al cristianesimo e perciò decapitato.
Il fascicolo riporta anche il testo di una Preghiera alla Beata Vergine Maria della Misericordia, di santa Maria Faustina Kowalska (1905-1938).
Le consuete rubriche e un brano di un discorso di Papa Giovanni Paolo II sulle difficoltà e gli ostacoli allevangelizzazione, chiudono il fascicolo di Cristianità.