Da AsiaNews dell’08/04/2021
Serve una nuova indagine internazionale sulle origini del Covid-19, con o senza il coinvolgimento del governo cinese: quella condotta dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) in Cina non è stata abbastanza rigorosa e non ha dato risposte credibili. È la richiesta contenuta in una lettera fatta circolare ieri da 24 scienziati e ricercatori Usa, europei, giapponesi e australiani.
Secondo i firmatari del documento la missione investigativa dell’Oms a Wuhan (Hubei), dove il morbo è apparso la prima volta alla fine del 2019, è stata falsata da fattori politici. Per Jamie Metzl, il ricercatore dell’Atlantic Council autore della missiva, l’Oms ha fatto compromessi per ottenere un minimo di cooperazione dalle autorità cinesi.
L’Oms ha pubblicato i risultati dell’indagine lo scorso 30 marzo. L’ipotesi più probabile per il team investigativo è quella della trasmissione del morbo da una specie “intermedia” (un pipistrello) all’uomo. È ritenuto invece molto improbabile che il virus si sia propagato a causa di un incidente nell’Istituto di virologia di Wuhan.
Per fugare ogni dubbio su questa possibilità, il direttore dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus ha dichiarato che sono necessarie nuove indagini con una squadra di specialisti. Tedros ha sottolineato che gli investigatori non hanno avuto accesso a tutti i dati grezzi. Per la nuova missione, egli ha chiesto a Pechino di condividere in modo più completo e tempestivo le informazioni richieste.
Le conclusioni di Tedros coincidono con quelle dei 24 studiosi. Essi evidenziano che le conclusioni del rapporto Oms si basano su ricerche scientifiche cinesi mai pubblicate, e che gli investigatori dell’organizzazione non hanno avuto accesso a informazioni e campioni biologici fondamentali.
Il regime cinese ha sempre escluso la teoria della “fuga dal laboratorio” e chiede che le indagini ora si concentrino su altri Paesi. Media statali cinesi hanno avanzato l’ipotesi che il Covid sia arrivato a Wuhan attraverso cibo surgelato importato dall’estero.
Diversi governi, soprattutto l’amministrazione Trump, hanno accusato Tedros di aver coperto gli errori di Pechino nelle prime fasi della pandemia: l’Oms ha ritardato infatti la dichiarazione sulla trasmissibilità da uomo a uomo del virus e quella che decretava l’emergenza mondiale, accettando anche che i propri esperti non andassero a Wuhan all’inizio della crisi sanitaria.
Foto da articolo